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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Faded” – Alan Walker
Stare a scuola è senz’altro piacevole sotto certi aspetti, ma è inutile nascondere che, sotto tanti altri, è piuttosto faticoso. Prestare attenzione in classe, per esempio, può essere davvero molto impegnativo a volte. Specialmente quando l’argomento della lezione non ci affascina particolarmente. Eppure siamo tutti quanti ben consapevoli di quanto stare attenti durante la lezione sia fondamentale. Riduce enormemente la quantità di lavoro domestico e lo facilita. Ma si sa che tra il compagno di banco che ha come abitudine preferita quella di infastidirci, la mosca che entra dalla finestra e il telefono a portata di mano, è difficile concentrarsi. Niente panico! Ecco a voi qualche consiglio per mantenere viva l’attenzione in classe, che sicuramente vi tornerà utile in più di un’occasione. E mi raccomando, niente sbadigli!
So quanto può essere materialmente difficile allontanarsi da un oggetto che ci è così caro, ma quando l’insegnante chiede di consegnare il telefono, i primi a trarne vantaggio siamo noi. La consapevolezza di avere addosso una fonte di distrazione non ci motiverà a seguire la lezione, perché troveremo molto probabilmente qualcosa di più interessante. Ma sappiamo che anche i nostri vicini di banco, spesso, hanno la capacità di essere particolarmente molesti e di deconcentrarci – in buona fede, naturalmente – dai nostri scopi. In questi casi, quando abbiamo necessità di prestare attenzione in classe, può essere molto utile la scelta dei primi banchi.– tranquilli, sono abbastanza sicura che non sarà difficile trovarne uno libero… – La posizione dev’essere comoda e confortevole, in modo che, in qualche modo, ci sentiamo fisicamente a nostro agio.
Beh, abbiamo fatto un passo avanti: via secondo step.
Senza troppe distrazioni, il percorso è in discesa. Eppure è veramente semplice perdere l’attenzione, perciò occorre trovare un modo per focalizzarci solo sulla lezione. Il modo migliore è partecipare. Non significa solo alzare in continuazione la mano, ognuno ha il proprio modo per farlo. C’è chi preferisce prendere appunti, chi stare a sentire il professore che spiega e chi ci riesce attraverso le domande. In fondo, l’importante è capire i concetti, perché se si comprende ciò che si sta dicendo, diventa tutto più semplice e più piacevole.
Questa, forse, è la parte più difficile. Del resto, si sa, finché si tratta di annullare le distrazioni e di prendere appunti, parliamo di questioni concrete. La motivazione è nella nostra testa. Ed è da lì che dobbiamo cercare di far partire tutto. Fissarci un obiettivo, di qualunque tipo esso sia, è necessario per raggiungerlo. Se abbiamo la necessità di stare attenti in classe, che sia per un compito, un’interrogazione o per soddisfazione personale, dobbiamo volerlo realmente. E sarà tutto meno faticoso, perché se qualcosa parte dalla nostra mente – e dal nostro cuore – di certo ci impegneremo di più per raggiungere il fine che ci siamo predisposti.
Possiamo riuscirci, un passo alla volta, e saremo molto fieri dei nostri risultati!
Written by: Benedetta Bini
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