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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Viva La Vida” – Coldplay
L’esercizio è fondamentale, di qualunque tipo si tratti. Fateci caso: prima di una verifica, prima di una gara sportiva, prima di una competizione di qualsiasi genere, cosa facciamo?
“ Qualsiasi atto con cui si addestri il corpo o si applichi la mente con lo scopo di svilupparne o conservarne le forze, l’agilità, l’efficienza per acquistare assuefazione, pratica”
– Treccani
Beh, sì, diciamo che il vocabolario rende l’idea. Non avrei saputo spiegare in modo migliore cosa significa la parola esercizio. Suppongo conosciate già il significato di questo termine, ma voglio partire dalla definizione per andarvi a parlare dell’argomento di oggi. L’esercizio della mente ha una funzione molto importante, proprio perché aiuta a sviluppare e conservare la sua agilità. Attenzione, però: questo non significa che mettendo in pratica questi piccoli allena-menti – sì, sono consapevole della mia simpatia trascinante e della mia originalità – il nostro cervello acquisirà dimensioni sovrumane e capacità mai viste prima. Semplicemente, tenendolo attivo, lo solleciteremo e lo abitueremo ad apprendere in maniera più funzionale ed efficace. Non ci resta che scoprire questi trucchi per metterli in atto!
Concentrarsi per capire quali sono i punti cruciali di una pagina, talvolta, può essere difficile. In tutto quell’oceano di nomi, verbi, preposizioni, avverbi, locuzioni è complicato arrivare a trovare il punto che risponda alla domanda: “Ma quindi? Cosa devo sapere?”. Fortunatamente c’è la tecnica della lettura selettiva veloce!
Consiste nello scorrere un testo soffermandosi solo su alcuni simboli: una vocale, una consonante, una sillaba o un numero.
Può sembrare banale, invece pare che dia una mano notevole alla flessibilità mentale e aiuti a concentrarsi di più sui punti più importanti di una lettura. Questo è decisamente ciò di cui abbiamo bisogno mentre studiamo!
Per poter mettere in pratica quest’altro incantesimo, invece, ci serviranno: un orologio, del tempo e soprattutto tanta fantasia.
Prendete l’orologio e posizionatelo davanti a voi. Precisazione: serve la lancetta dei secondi. Adesso, ogni 7 secondi dovete pronunciare una parola. “E dove sarebbe lo sforzo?”, senza fretta, ora ci arrivo. Vi sembrava troppo facile, eh?
Bene, allora adesso complichiamo un po’ le cose. Tutti i vocaboli che pronuncerete devono appartenere alla stessa categoria – piante, oggetti scolastici o domestici…- . Ma rendiamo il tutto ancora più difficile: la sillaba finale di una parola dovrà essere quella iniziale della parola successiva. Questo gioco sa spremere ben bene le meningi. Ma, se può consolarvi, potenzia la capacità creativa, il che ritorna sempre molto utile. Dopo un po’ di pratica, sono certa che sarete soddisfatti dei risultati e anche se non doveste vederli nell’immediato, non temete, non è tempo sprecato.
Detto ciò, non mi resta che augurarvi buoni allena-menti -non mi stancherò mai di questo gioco-. E, mi raccomando, non stancatevi troppo!
Scritto da: Benedetta Bini
Written by: Aurora Vendittelli
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