Durante la lettura si consiglia l’ascolto del brano “Don’t look back in Anger – Oasis”
Il 2 Marzo 1996 Don’t Look Back In Anger degli Oasis raggiungeva la posizione numero 1 della classifica inglese.
Quarto singolo Estratto dall’album What’s The Story Morning Glory, è il secondo brano del gruppo a raggiungere la prima posizione in Inghilterra. Nel febbraio 2012 è stato dichiarato il pezzo dal “ritornello più esplosivo di tutti i tempi” dalla rivista NME.
Sulla genesi della canzone Noel Gallagher ha dichiarato:
È iniziato come una canzone di sfida , su questa donna: sta metaforicamente vedendo passare la storia della sua vita, e sta pensando, “Sai cosa? Non ho rimpianti”.
Tuttavia il significato dei testi degli Oasis rimane vago, dato che la scrittura, ha dichiarato Noel più volte, è avvenuta sotto effetto di stupefacenti.
Le ispirazioni per il brano sono state varie: Imagine di Lennon, come si percepisce dal pianoforte dell’introduzione. Ancora da John Lennon il verso “Start a revolution from my bed, because they said the brains I had went to my head”. Il titolo forse rimanda invece a Look back in Anger di Bowie. Si passa poi a ricordi di infanzia con stand up beside the fireplace and take that look from off your face”: la frase con cui la madre una volta li rimproverò durante una foto di famiglia. Infine all’enigmatica Sally.
Non conosco nessuna Sally, il nome l’ho messo perche’ stava bene nel ritornello, avrei potuto metterci qualsiasi altro nome di ragazza.
Afferma Noel.
Eppure qualcuno ha trovato un possibile collegamento con Sally Cinnamon degli Stone Roses.
Con il tempo la canzone ha assunto un significato ancora più forte, diventando un inno contro la violenza. Noel Gallagher ha dichiarato a NPR:
È nata come una canzone sul non avere rimpianti, e poi è diventata un inno di sfida al non lasciarsi trascinare al livello dei terrorist».
Durante la lettura si consiglia l’ascolto del brano: “Marmellata #25 – Cesare Cremonini” Gli italiani sono un popolo di mangioni, per noi il cibo è un’arte e il mangiar bene, un piacere. Di per sé la golosità non è un problema, ma lo diventa, nel momento in cui l’individuo non riesce a porsi un limite, fantasticando continuamente sulle pietanze da assaporare, parliamo della cosiddetta: dipendenza da cibo. Con questo termine, […]
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