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Cultura

Donne che fanno “paura”: le streghe

today4 Aprile 2022

Background
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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Human” – The Killers

stregheLa frase che accompagna il titolo ci immerge subito nel fulcro del tema: “Siamo le figlie delle streghe che non siete riusciti a bruciare”.

Malleus Maleficarum il Martello delle Streghe, di e con Morena Rastelli, andato in scena dal 10 al 12 marzo a Fortezza Est è un primo studio di uno spettacolo che parla di donne. Lo spettacolo che utilizza oltre alla parola il corpo entrambi fondamentali per la comunicazione. Nulla è casuale, ma tutto studiato con attenzione, in modo da fondere le due espressioni.

Quando comincia la caccia alle streghe?

Il titolo dello spettacolo si rifà ad un manuale utilizzato dalla Santa Inquisizione per la caccia alle streghe. Scritto dai due monaci domenicani Jakob Sprenger e Heinrich e Kramer incaricati da papa Innocenzo VIII di inquisire, torturare e uccidere le streghe, diverrà per due secoli il libro più diffuso dopo la Bibbia. Qui venivano date istruzioni su come individuare le streghe e come eliminarle. Il libro è ancora consultabile e mostra l’orrore e le accuse infondate e assurde per cui una donna poteva essere identificata come tale e per questo essere uccisa.

L’dea dello spettacolo nasce da uno studio per una messa in scena del Macbeth, la celebre tragedia shakespeariana, che ha portato la Rastelli a confrontarsi con tanto materiale inerente alle streghe, ai tribunali e alle accuse che venivano mosse verso le donne dell’epoca.

La Chiesa, attraverso questa ingiustificabile caccia, scrive una le peggiori pagine della storia moderna, in contrapposizione alle scoperte e alle conquiste del tempo dell’uomo. Essa mandò al rogo molte donne con accuse spesso infamanti e senza prove, per mantenere quella che oggi definiremo egemonia del patriarcato. Ciò avvenne quando si equiparò la magia all’eresia e le streghe vennero accusate di stringere patti con satana.

Donne perseguitate ieri e oggi

stregheL’uomo che, da sempre, cercava di mantenere il potere sul sesso femminile, incapace di gestirne e comprenderne desideri e aspirazioni, deciso a sottomettere chi si ribella, ne ordinò la punizione più dura.

Le donne condannate per stregoneria subivano un processo che molto spesso era una farsa. La loro colpa era quella di conoscere bene la natura, i suoi segreti, in particolare le piante con le quali preparavano infusi e spesso guarivano malattie e ferite. Donne che si mantenevano da sole grazie al loro lavoro e che proprio per questo motivo, scardinavano le regole del patriarcato.

Eppure nella storia, le donne non scrivono, non dettano leggi, non parlano, ma hanno sempre incusso timore all’uomo. Una paura che aleggia ancora nell’aria, ripercuotendosi sulle donne che si definiscono le figlie di quelle donne che riuscirono a sfuggire alla persecuzione. Ma parlare al passato sembra superfluo se si osserva il mondo femminile oggi, dove la parità di genere è ancor lontana dall’essere raggiunta.

Uomo o donna?

Rispecchiarsi nelle donne del passato ci permette di riflettere su cosa e quanto è stato fatto nei secoli successivi al periodo della caccia alle streghe. Ma anche su cosa le donne non sono riuscite ad ottenere. Troppo tempo è trascorso tra la ricerca di una giusta considerazione che viene offerta a chi, operando nello stesso modo e tempo della parte maschile dell’umanità, non gode della medesima considerazione restando in eterna competizione.

La realtà invece, quella che in pochi comprendono, è che la parte femminile e maschile del mondo non possono esistere l’una senza l’altro. I destini di entrambi si intrecciano e nella loro convivenza e collaborazione c’è la piena realizzazione dell’umanità stessa, c’è la vita di ognuno di noi.

Written by: Teresa Corrado

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