Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Luna Diamante” – Ivano Fossati dalla colonna sonora del film La Dea Fortuna
Non siamo un melting pot, ma un bellissimo mosaico. Persone diverse, credenze diverse, desideri diversi, speranze diverse, sogni diversi. Eppurenon siamo così lontani dal mescolarci nella nostra diversità, manca solo un tassello dominante: riconoscerci negli altri. Finalmente sul palcoscenico cinematografico, celebrando il tema della diversità di ogni genere e tipo, torna la quinta edizione dei Diversity Media Awards. Il festival dove vengono premiati i personaggi e i contenuti mediali. La visione sarà trasmessa il 29 Novembre in streaming sui canali digitali di Diversity.
La diversità nelle vesti della sua normalità:
La diversità non è una scelta, ma una condizione sociale ed essenziale dell’essere e dell’esistenza stessa. Estirpare le radici della normalità per fare un tuffo al di fuori degli schemi, non impone essere diversi, ma rispecchiarci ed essere coscienti di ciò che siamo. La Dea Fortuna, il film di Ferzan Ozpetek candidato alla premiazione del Diversity Award, esprime tutto ciò che include ed esclude la diversità.
La diversità ha nome e cognome per Ferzan. Soprattutto come si vede nella trama del film: la storia della fine di un amore tra Arturo (Stefano Accorsi) e Alessandro (Edoardo Leo). Annamaria (Jasmin Trinca), figura vicina da sempre ad Alessandro è uno di quei legami alla Ozpetek, sempre al confine tra amicizia e amore. Annamaria ricompare improvvisamente per affidare a loro i due figli, mentre lei ha bisogno di cure mediche per un’avventata malattia.
Ritorna uno dei temi già affrontati più volta da Ozpetek, ossia quello dell’omosessualità. In questo caso troviamo un elemento fondamentale nella simbologia che lancia l’argomento del film: la diversità veste i panni della sua normalità. La libertà nasce dalla consapevolezza ed acquisizione di maturità nel riconoscere l’altro per quello che sia, diverso ed uguale a noi.
Il senso del film e il significato della diversità lo capiamo solo alla fine:La Dea Fortuna ha un segreto, un trucco magico. Come fai a tenere sempre con te qualcuno a cui vuoi molto bene? Devi guardo fisso, rubi la sua immagine, chiudi di scatto gli occhi. E lui ti scende fino al cuore e da quel momento quella persona sarà sempre con te.
Ed è questa la leggenda della Dea Fortuna. La leggenda di chi ha bisogno di scegliersi ed essere scelto. Perché come affronta Ozpetek e come narra l’ovvietà dei fatti naturali: non abbiamo scelto chi amare, e chi sia questa persona da amare.
La diversità rincorre i dinosauri:
Sarà diverso da voi, forse ancor più speciale. Probabilmente meno agile, un po’ meno veloce. L’incipit del film Mio fratello rincorre i dinosauri, si presenta candido, poco loquace. Sussurrato dagli stessi genitori verso i figli, ancor incoscienti della vita, trovandosi in un’età fresca e puerile. Una produzione cinematografica in lista per cercare di ottenere, anch’essa in maniera brillante, scalfita in un muro devastato da giudizi e critiche antiquate, il premio alla candidatura per la vittoria al Diversity Media Awards.
La storia è tratta da un libro di Giacomo Mazzario. L’autore, giovane e brillante, esordisce nel mondo dell’editoria con quello che diverrà un gran successo nella critica d’arte cinematografica.
La trama espone la diversità incanalata da un handicap particolare: la Sindrome di down. Giacomo, protagonista e narratore della storia, racconta come affronta la problematica sensibile e delicata del fratello Giovanni. Nell’infanzia lo considera un super eroe, catapultato nell’illusione infantile. Durante l’adolescenza comprenderà cosa voglia dire trattare con la diversità all’interno della società, spostando l’altro lato della medaglia: il giudizio nudo e crudo degli altri.
Il personaggio puro, quasi innocente di Giovanni rispecchia una figura da seguire. Un esempio quando vengono a crearsi discriminazioni, oppure giudizi di scherno e provocatori, di fronte a problematiche fortunatamente non frequenti, ossia “diverse” dal percorso definito socialmente naturale. Persone come lui possono insegnare agli altri molte più cose di quelle che immaginiamo. Con i suoi sentimenti senza filtri, capace di abbattere ogni barriera socialmente inutile.
Quando mi chiedono di Giacomo, io rispondo sempre:“ Mio fratello rincorre i dinosauri.” Metafora ambivalente della vita del personaggio affetto dalla sindrome di Down: la sua libertà è correre, correre e correre a per di fiato spaziando nei meandri della sua fantasia.
E se all’inizio Giovanni, durante il periodo adolescenziale, lo considerava una figura socialmente non accettata, quasi una vergogna, poi è venuta l’epifania di coscienza: l’amore non conosce limiti, né diversità. Suo fratello rimarrà un super eroe, per tutta la vita.
La diversità prende voce e forma nel festival: un procedere senza interruzioni del Festival Diversity Media Awards. Vedremo in campo le regie più importanti nelle migliori serie tv straniere ed italiane. Votando non solo i prodotti cinematografici, ma anche la miglior campagna pubblicitaria, il miglior programma tv, il miglior programma radio, il personaggio dell’anno e così via. Fermare la diversità è come interrompere l’inno della nostra vita: la libertà.
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: "Everything In Its Right Place" - Radiohead Georg Wilhelm Friedrich Hegel è universalmente riconosciuto come uno dei massimi filosofi di tutti i tempi. Friedrich Hegel Il sistema filosofico frutto delle sue riflessioni è uno dei più complessi e articolati ed è noto come idealismo assoluto. Le implicazioni del suo pensiero hanno influenzato numerosissime branche del pensiero, dall’estetica alla teoria politica. Le radici del pensiero […]
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