fbpx
play_arrow

keyboard_arrow_right

skip_previous play_arrow skip_next
00:00 00:00
playlist_play chevron_left
volume_up
chevron_left
  • play_arrow

    Young ASCOLTA LA DIRETTA

  • play_arrow

    Deep

  • play_arrow

    Relax

  • play_arrow

    Passion

Arte

Diabolik: una rivoluzione al femminile delle sorelle Giussani

today1 Novembre 2020

Background
share close

Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Diabolik” – Betty Curtis

Tornerà sul grande schermo il personaggio più inquietante del fumetto italiano degli anni Sessanta, Diabolik.

Luca Marinelli interpreta lo spietato ladro total black e Miriam Leone è la sua affascinante compagna Eva Kant, con Valerio Mastandrea nei panni dell’ispettore Ginko. La regia è dei fratelli Manetti, con i quali era in programma uno degli Incontri Ravvicinati della Festa del Cinema di Roma in programma per il 24 ottobre scorso, a cui, per motivi personali, non hanno potuto partecipare

Nel 1968 il regista Mario Bava aveva già dato un volto a questo personaggio, quello di John Philip Law. E il film è stato un successo, una delle migliori pellicole pop di quegli anni, con la colonna sonora firmata Ennio Morricone. I Manetti Bros. avranno voluto, però, dare un altro sfondo all’efferato criminale. Da sempre creatori di produzioni legate al giallo e al poliziesco, questa è una nuova occasione per loro di riportare in auge un successo italiano ancora oggi in uscita mensilmente nelle edicole.

John Philip Law nei panni di Diabolik

Il 1° novembre 1962 viene pubblicato il primo numero del fumetto Diabolik -si pronuncia Diabolìk– con titolo Il re del terrore. La casa editrice è Astorina, con a capo Angela Giussani. Una donna determinata, lavoratrice e colta. Dopo aver fatto da modella per fotografie pubblicitarie fa poi la giornalista e la redattrice. Quando sposa Gino Sansoni le cambia la vita. Questi è un uomo sfacciato, proprietario della casa editrice Astori che non si fa problemi nel pubblicare di tutto, anche le riviste più scandalistiche. A fianco a lui, Angela risalta: crea la sua Astorina, e, affiancata dalla sorella Luciana, creano un mito.

diabolik

Un personaggio misterioso, di cui non si conosce identità e passato. Un uomo intelligente, al di sopra della norma, con grandi conoscenze in chimica e che parla numerose lingue. Un criminale che ha la caratteristica di usare delle maschere di plastica create da lui stesso che gli permettono di essere chiunque. Un ladro che brama e si appropria di tesori di ogni tipo, soprattutto costosi gioielli e grosse somme di denaro, e, almeno all’inizio della sua storia, è spietato e non si fa problemi a uccidere chiunque si trovi sulla sua strada. Nel corso del tempo questo atteggiamento si ridimensiona molto, ma ciò non ferma la sua attività criminosa. 

Nei suoi colpi incontra diversi personaggi. L’ispettore Ginko -Gino con la k…- è il suo peggior nemico, che però non riesce mai a sconfiggere il criminale. Nonostante ciò, rimane integro, è determinato a incastrare Diabolik ma non mette mai in pericolo la sua etica. Eva Kant è la compagna di vita e di rapine perfetta: ha lo stesso carattere di Diabolik, hanno lo stesso modo di pensare e anche lei ha, in parte, un passato misterioso. 

Angela e Luciana Giussani hanno dato vita a uno dei più intramontabili miti della letteratura contemporanea: un uomo che non può essere definito tale, una macchina da guerra fatta per rapinare. Un ladro che nel corso del tempo comincia a fare distinzioni tra chi colpire e chi no, senza mai rinunciare ai furti. Completa il suo mondo la Jaguar E-Type nera, ormai legata indissolubilmente nell’immaginario comune a Diabolik, e la città immaginaria di Clerville. E le sorelle hanno voluto caratterizzare ancora di più questo fumetto con l’impaginazione. Il formato era tascabile, fatto apposta per coloro che si spostavano da una parte all’altra delle città con i mezzi pubblici. E la disposizione delle vignette era di due o tre per pagina: una vera innovazione, adatta per le scene d’azione e per lunghi dialoghi. I testi erano delle Giussani, i disegni di Angelo Zarcone.

La locandina del film Diabolik

Protagonista anche del primo radiofumetto nel 2000, con la voce di Luca Ward, Diabolik torna quindi ad affascinarci e inquietarci con il volto di uno degli attori più apprezzati degli ultimi anni. Marinelli era già stato Zingaro in Lo Chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti. Anche lì era un criminale spietato, ma della periferia di Roma. Che sia stato anche questo a orientare la scelta verso di lui è intuitivo. Il 16 ottobre è uscito il teaser trailer del film, in uscita il 31 dicembre 2020. E, forse, è il caso che teniamo sott’occhio le nostre ricchezze…

Written by: Sara Claro

Previous post

Post comments (0)

Leave a reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

0%