Soundtrack da ascoltare durante la lettura:“The blower’s daughter”- Damien Rice
And so it is… E quindi è così che va la vita, una storia d’amore o la gloria di un momento? La maggior parte del tempo soffia via, come il silenzio di un soffione, quando la musica deve ancora arrivare e si sente un suono in lontananza.
Voicebookradio.com racconta così un outsider irlandese. Un artista che della sua musica ha creato un attimo di percezione che pochi sanno cogliere, se non lui: Damien Rice.
And so it is… La gloria di un songwriter, senza scarpe
“Il metodo di scrivere canzoni che preferisco non si può realmente definire “metodo”. Assomiglia piuttosto a un contrattempo: un po’ come quando comincia a piovere e sei uscito senza ombrello, e ti rassegni a prendere l’acqua. Non è un sistema che posso applicare a piacimento, ma un’energia travolgente e incontrollabile che dal nulla si impadronisce di me.”
Damien Rice
Un cantautore, con le tasche piene di sogni e l’espressione malinconica comincia a camminare per giungere alla gloria.
Il viaggio comincia: siamo alle porte di Dublino
Un giovane senza ombrello e senza scarpe inizia a cercare spazio altrove, facendosi strada tra la pioggia delle sue sconfitte. Molla la band del liceo Jupiter, dopo aver firmato un’etichetta discografica che impone limiti all’autore.
Damien sente puzza di bruciato quando la label rifiuta la sua proposta di pubblicare come singolo l’intima Eskimo in favore di un pezzo più radiofonico come The World Is Dead.
World is dead, Damien Rice
Giunge così l’episodio fatale che stravolge la vita di Damien Rice. Zaino in spalla, senza scarpe, brucia i km per giungere fino in Italia, passeggiando tra le colline impressioniste toscane, toccando la punta di svolta della sua vita:
Il nuovo songwriter irlandese, fuori dagli schemi, scrive canzoni lente come quelle di Nick Drake e cariche di pathos come quelle di Jeff Buckley.
E così, a cavallo del cambio di millennio, si è trovato in tasca le dieci canzoni acustiche che compongono il suo album d’esordio: “O”. La sua identità è finalmente ben delineata, come la sua gloria, raggiunta in un solo modo: suonando la musica mescolata al soffio della sua voce.
And so it is… il “soffiatore” raggiunge il successo:
“And so it is
Just like you said it would be
Life goes easy on me
Most of the time”
“The blower’s daughter”– Damien Rice
La tristezza si respira fin dall’incipit, che sembra una conclusione lapidaria, una resa, piuttosto che un preambolo: “And so it is“, quindi le cose stanno così.Un brano caratterizzato da chiaroscuri emotivi, tappe di un cammino interiore disordinato e volto a trovare un’impossibile spiegazione razionale.
Il timbro sospirato con cui dona particolarità al canto è la chiave della sua musica: ed è così che Damien Rice affronta, armato di malinconia, il brano The Blower’s Daughter.
Le grandi canzoni le percepisci da questo, dall’andirivieni di aria che sussurra tra i loro accordi, dai silenzi palpitanti e dalle solenni ripartenze. Ancor prima che dalla melodia o dalle parole, le riconosci dal vento che tira e ti entra nelle ossa. E le canzoni di Damien Rice hanno “quel” respiro.
Godetevi i sospiri che circolano nelle sue canzoni e assaporateli fino all’ultima nota.
Un colpo di vento dopo l’altro che diventa musica.
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