Young ASCOLTA LA DIRETTA
Deep
Relax
Passion
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “God save the Queen” – The Queen
Non si fa che parlare di lei in questi giorni, la Regina Elisabetta. Con buona ragione ovviamente. Ma l’ottica da cui vorrei guardarla oggi è l’incredibile spirito di adattamento che ha dimostrato nel corso degli anni, anzi dei decenni. Pur mantenendo la sua rigorosa etichetta reale, è sempre stata una sovrana attenta ai cambiamenti e ben disposta ad allinearsi e a farsi permeare da tutto ciò che accadeva intorno. Al passo coi tempi potremmo dire, soprattutto in fatto di musica.
Ci avete pensato mai a quanti musicisti l’hanno incontrata e sono stati insigniti da lei per meriti artistici? Si lo so che state pensando istintivamente ai Beatles, ma non rientrano solo loro in questo “esercito”. Conosciamone qualcuno…
Dei Beatles c’è ben poco da dire, fu proprio il popolo che chiese insistentemente che venissero nominati membri dell’Impero britannico della Regina. Lei non poté rifiutarsi perché portarono alle stelle il buon nome dell’Inghilterra in tutto il mondo e, a livello commerciale, favorirono molto l’economia del paese. Solo successivamente vennero riconosciuti loro anche i meriti artistici e la grande svolta di cultura e costume che rappresentarono. Si narra anche di qualche strana “sigaretta” fumata dai quattro nei bagni di Buckingham Palace, versione non confermata, però da tutti i membri della band.
Solo nel 2002 toccò anche a Mick Jagger il titolo, ma non all’intera band dei Rolling Stones. E i tabloid del periodo ci andarono giù pesante giustificando il ritardo di questo riconoscimento nel tempo per via dei suoi sempre lascivi comportamenti.
Un decennio più tardi fu la volta della compianta Olivia che, alla fine degli settanta, visse il travolgente successo di Grease. Per meriti artistici ricevette la medaglia dalla sovrana che successivamente raddoppiò per i meriti sociali e di carità grazie al suo impegno nella lotta contro il cancro.
Anni novanta, uno dei protagonisti del pop inglese è e resta lui. Per meriti artistici e per il suo impegno nella beneficienza ricevette la medaglia dalla Regina. Lui che molto da vicino visse i drammi della cara amica Lady Diana nel suo periodo più difficile.
Dopo di lui anche Van Morrison, Tom Jones e Mark Knopfler ricevettero la stessa onoreficenza. Negli anni duemila si aggiunsero anche Sting, David Gilmour, Joe Cocker e Rod Stewart. Fra i più giovani sono stati nominati anche Adele ed Ed Sheeran.
Il 2004 fu l’anno dei chitarristi e, di questi incontri, girano da tempo simpatici racconti. Parliamo di Brian May, Jimmy Page ed Eric Clapton. Tre vanti assoluti per la musica britannica di tutti i tempi. La storia vuole che, quando Elisabetta II strinse loro la mano, chiese sorridendo “lei che lavoro fa?”. Immaginare le espressione dei musicisti ha senza dubbio un gusto buffo. A Clapton chiese “Suona da molto tempo?” …lui rispose “45 anni, Maestà”. Insomma, fa di certo sorridere con tenerezza.
Ma anche qualche italiano spicca nella lista dei cavalieri di Elisabetta, come il regista Franco Zeffirelli e il Maestro Riccardo Muti.
Ma non è stato sempre tutto rose e fiori perché c’è anche chi ha rifiutato le sue onoreficenza come David Bowie e anche John Lennon per la sua seconda medaglia. Entrambi rifiutarono per motivi di protesta politica.
Al contest c’è, invece, chi ha chieste più di una volta di diventare membro dell’impero britannico senza successo, come Michael Jackson.
L’impero della Regina, dunque, di stelle del Pop e del Rock Elisabetta si è sempre circondata di personaggi che hanno reso merito all’Inghilterra. Basti pensare al meraviglioso concerto in occasione del suo Giubileo che si è tenuto questa estate a Buckingham Palace. L’arte tutta, non solo quella inglese, in un modo o nell’altro le ha reso onore e lo ha ricevuto da lei.
Written by: Valentina Proietto Scipioni
© 2023 voicebookradio.com Cod.Fiscale 97824430157 - P.Iva 10494570962 - Licenza SIAE n.6671 - anno 2023
Post comments (0)