Un’enorme testa fluttuante di 28 metri di altezza, riconducibile al pittore Vincent Van Gogh, aleggia nei cieli di tutto il mondo.
Scritta così potrebbe apparire una notizia alquanto inquietante, ma le cose cambiano completamente aggiungendo un po’ di contesto a quella che, in realtà, è la semplice storia di una spettacolare avventura senza fine: sin dal 2017, anno del Gilboa Hot Air Balloon Festival di Israele, ha fatto capolino una mongolfiera fatta a immagine e somiglianza di uno dei capolavori del pittore impressionista vissuto a cavallo tra Ottocento e Novecento, per poi tornare l’anno successivo a solcare le nuvole, questa volta in Messico, e arrivare negli ultimi giorni dello scorso Maggio fino alla città di Melbourne, Australia.
Il pallone aerostatico, creato dalla Goldrush Balooning, altro non è che il perfetto modello 3D del celebre Autoritratto con cappello di feltro grigio realizzato nel 1887 dall’artista olandese.
Ed è proprio così, immerso a mezz’aria tra i mutevoli paesaggi di tutto il globo, che il volto di Van Gogh sembra ricongiungersi al suo luogo naturale, a quella realtà sfuggente che con tanta dedizione ha continuato ad osservare e a tentare di carpire fino agli ultimi anni della sua esistenza.
Quale sarà la prossima meta di questa incredibile mongolfiera artistica?
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