fbpx
play_arrow

keyboard_arrow_right

skip_previous play_arrow skip_next
00:00 00:00
playlist_play chevron_left
volume_up
chevron_left
  • play_arrow

    Young ASCOLTA LA DIRETTA

  • play_arrow

    Deep

  • play_arrow

    Relax

  • play_arrow

    Passion

YCB

Curiosità sulla scuola: un nuovo punto di vista

today23 Maggio 2023

Background
share close

Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Point Of View” – DB Boulevard

Tra noi studenti, c’è una regola non scritta, una vera e propria legge inviolabile che deve essere rispettata: dalle 14:15 in poi non si parla più di scuola, almeno fino al momento di fare i compiti. Un po’ perché siamo esausti, un po’ perché siamo frustrati e un po’ perché magari abbiamo qualcosa che ci genera ansiaUsciti dalle mura dell’edificio scolastico, l’argomento non si tocca più, così, quanto meno il ritorno a casa può essere spensierato. Eppure, per fortuna, c’è un nuovo modo di parlare di scuola, sicuramente più piacevole del “Com’è andata la verifica?”Eh sì, anche questo tema può essere interessante, se, per esempio, si scoprono tutti quegli aspetti misteriosi che prima non conoscevamo. Fidatevi, alcuni sono davvero buffi e originali

Chiariamo i dubbi

Mettiamo il caso che ci troviamo davanti alla scuola e, per un motivo o per un altro, della nostra classe siamo tre o quattro. In molti casi, in questa situazione comincia il dilemma: “Ma può interrogare o siamo troppo pochi? E se entra una persona sola? La interroga?” . 

E altri quesiti su questa lunghezza d’onda. Sono  – non particolarmente – lieta di comunicarvi che l’insegnante può interrogare quando vuole, anche se entra una persona sola. In questo caso specifico, tuttavia, è richiesta la presenza di un testimone, che può essere uno studente di un’altra classe, ma anche un docente o un collaboratore. Insomma, a meno che non siamo solo noi e l’insegnante in tutta la scuola, non la scampiamo

Classi affollate

scuola
Ph. credits: Wikimedia Commons Isole Eolie

Ma a proposito di classi con pochi studenti, in Italia c’è una scuola che si distingue in particolare per questo aspettoUn reportage di Repubblica, infatti, ci racconta la storia di una scuola sull’isola di Alicudi, che fa parte dell’arcipelago delle EolieLa quotidianità di questa struttura non è stata stravolta dal COVID – 19, in quanto non ha mai presentato particolari problemi di distanziamento per il numero scarsissimo di alunniSiete curiosi di sapere quanti erano?

Rullo di tamburi… la scuola contava un totale di tre studentiBeh, diciamo che la probabilità di essere interrogati è molto altaIl vero problema è degli insegnanti: molti di loro, infatti, sono costretti ad affrontare viaggi piuttosto lunghi per arrivare sul posto di lavoro. Altri affittano una casa sull’isola, ma bisogna tener conto che si tratta soprattutto di abitazioni estive, visto che la popolazione totale non supera i 105 abitantiInsomma, la scuola, un po’ come l’isola, non dev’essere un luogo particolarmente pieno di vitalità e movimento, ma fa bene il suo lavoroE questo basta e avanza

Bangladesh innovativo

scuola
Ph. Credits: Pixabay

In Bangladesh, molte scuole, durante la stagione dei Monsoni, sono costrette a chiudere a causa della pioggia. Un’organizzazione non – profit, perciò, ha deciso di trovare una soluzione al problema, costruendo delle vere e proprie scuole galleggianti a energia solare, dotate, cioè, di pannelli solari, per fornire l’energia necessaria per svolgere tutte le attività didattiche. Di fatto, si tratta di imbarcazioni attrezzate per ospitare un certo numero di bambini, risolvendo il problema dell’interruzione scolastica a causa di fenomeni naturali. Inoltre, anche il costo non è particolarmente alto, rendendo tutto più agevole. Una vera svolta, che caratterizza la Nazione, rendendola speciale! 

Beh, ora che ne sapete un po’ di più sulla scuola in giro per il mondo, magari, all’uscita, l’eccezione alla regola sarà consentitaDel resto, si tratta di fatti caratteristici e interessanti, che, state tranquilli, incuriosiranno anche i vostri compagni!

Written by: Benedetta Bini

Previous post

Post comments (0)

Leave a reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

0%