Young ASCOLTA LA DIRETTA
Deep
Relax
Passion
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Take me to Church” – Hozier
Spesso ogni posto è perfetto per avvicinarsi alla/e divinità. Che sia il sorriso amorevole di una madre o la vista stupefacente delle stelle…beh, quello è personale.
Improvvisamente una rivelazione ci ha folgorato: in Cultura B2B parliamo delle religioni, ma non abbiamo ancora nominato tra le cose più importanti: DOVE si prega!
Quindi, oggi si rimedia!
All’inizio, il Cristianesimo, era considerato una setta, tanto che i primi cristiani si riunivano di nascosto in case private o in catacombe perché perseguitati. L’Impero Romano, ai tempi ancora pagano, non aveva accettato la fede cristiana, sia perché non la comprendeva, sia perché questa poteva risultare non favorevole nel mantenere assoggettati tutti i popoli che lo componevano. -Il monoteismo della religione, mal si prestava, infatti, ad inserirsi in un pantheon tanto variegato come quello romano.- Perciò sia la fede che i fedeli vennero costretti a nascondersi.
Ahimè, è la storia sanguinosa dei primi anni che hanno caratterizzato la cristianità e in particolare il cattolicesimo. Dopo l’editto di Milano del 313 d.C di Costantino, i cristiani cominciarono a professare la loro religione e lentamente il paganesimo decrebbe anche sotto la spinta di numerosi editti, volti ad eliminarlo.
In Italia sono molti i templi antichi che furono convertiti a luogo di culto per la propria religione.
All’inizio, quando Costantino liberò il culto, i cristiani romani cominciarono a costruire degli edifici fuori le mura della città, andando a popolare le zone rupestri. Poi del paganesimo restarono solo i templi con la loro architettura, le aree su cui venivano fatti i sacrifici, le statue e le decorazioni. Spesso, prima di diventare chiese, questi edifici subirono la distruzione di monaci e soldati che vedevano nel paganesimo la figura del diavolo. Prima di diventare un luogo di culto cristiano, questi dovevano essere purificati e poi trasformati in chiese.
Attenzione particolare è sempre stata posta, fin dall’inizio delle ricostruzioni, alla posizione della chiesa, rivolta sempre ad est, verso il sorgere del sole, caratteristica comune con i templi pagani. I cristiani, però, aggiunsero alcuni significati: secondo tradizione, Cristo sul Golgota era rivolto verso occidente, ma essendo lui stesso simbolo di rinascita, la chiesa doveva rivolgersi a oriente, verso cui i fedeli devono rivolgersi per pregare.
Uno degli edifici di maggior impatto visivo, trasformato in chiesa cristiana è il Pantheon di Roma.
Il tempio era dedicato alle sette divinità planetarie, ma secoli dopo Papa Bonifacio IV lo consacrò a Santa Maria ad Martyres per contrapporlo alla dedica pagana. Questa dedica sta a rafforzare il valore del martirio dei secoli precedenti come fondamento della vittoria del cristianesimo sui pagani.
Chiese sorte su antichi templi pagani, sono presenti in tutta Italia, molte sono riconoscibili dalla loro figura circolare, non solo nelle città, ma anche nelle zone boschive o rupestri, dove i fedeli si riunivano per pregare. Nei secoli, insieme all’edificio, anche molti reperti venivano convertiti al cristianesimo, ritrovati poi all’interno del tempio stesso. Pareti, aree e sarcofaghi cambiavano destinazione d’uso o restavano nonostante le migliorie e le trasformazioni. Trovare il luogo giusto per costruire un luogo di culto era motivo di grandi studi.
Per esempio la chiesa di S. Pietro di Villanova sorge dove un tempo si ergeva una quercia sacra ai druidi, dal nome Duir, che significa porta, entrata. La distruzione del luogo sacro celtico veniva vista come fondamentale impegno per eliminare le credenze pagane. Tutto questo serviva a sostituire la religione senza eliminare del tutto le credenze del luogo molto più difficili da cancellare.
In perfetta opposizione, il wiccan non necessita di un luogo di culto, di un posto dove recarsi a pregare, perché è lo stesso praticante a crearselo.
Attenzione: In questo articolo si faranno riferimenti solamente ai praticanti solitari, poiché i coven sono difficili da trovare e voicebookradio.com non ha ancora avuto l’opportunità di parlare con l’altro tipo di wiccan. I riti in genere vengono svolti in uno spazio sacro creato, diciamo, sul momento: il cerchio.
“Cerchio” si fa per dire, visto che non è comunque una figura geometrica perfetta, se viene disegnato. – A meno che, ovviamente, il praticante non usi un compasso gigante o sia la reincarnazione di Giotto.-
Ma dobbiamo fare un passo indietro rispetto al cerchio, perché ci sono sempre delle procedure da seguire.
Per prima cosa, bisogna capire se il rito verrà svolto al chiuso o all’aperto: nel secondo caso, infatti ci sarà da faticare molto meno. Il luogo va infatti pulito sia fisicamente che psichicamente, perché ci sono sempre dei residui di energie negative, soprattutto in casa, che potrebbero interferire con il rituale. Queste si scacciano in mari modi: la scopa (uno degli strumenti sacri), sale ed erbe (da non usare all’aperto), acqua… Dopo aver pulito l’ambiente si crea il cerchio, uno spazio sicuro, che protegge dagli impulsi esterni e dalle energie negative.
Alcuni wiccan lo creano delimitando lo spazio necessario con una corda o degli aggetti, altri lo disegnano -terreno, gesso, vernice, sabbia, chi più ne ha più ne metta- od usano un tappeto rotondo… c’è chi delimita solo i 4 punti cardinali con le bacchette d’incenso! Poi invece ci sono “i sognatori” -soprannome scherzoso che gli abbiamo appena dato-, ovvero coloro che non lo disegnano nemmeno, il cerchio, ma lo immaginano nella loro mente, rendendolo solo psichico.
Una volta fatto non si può uscire dallo spazio finché questo non viene rotto. -Non nel senso che si diventa prigionieri: fisicamente si può uscire, ma è scortesia ed è anche più difficile mantenere il controllo sull’energia.- Perciò una volta fatto, bisogna smontare tutto e, sostanzialmente, si ripercorre il cerchio nel verso opposto (antiorario) a quello usato per crearlo e nel mentre si cancella la figura e si restituisce l’energia all’ambiente.
Forse non ci dovremmo sorprendere che il luogo sacro di una religione con radici così antiche sia un cerchio. Del resto, come diceva un certo filosofo:
“Tutte le cose dritte mentono. Ogni verità è ricurva, il tempo stesso è un circolo.”
(Friedrich Nietzsche)
SCRITTO DA: TERESA CORRADO E AURORA VENDITTELLI
Written by: Aurora Vendittelli
© 2023 voicebookradio.com Cod.Fiscale 97824430157 - P.Iva 10494570962 - Licenza SIAE n.6671 - anno 2023
Post comments (0)