Young ASCOLTA LA DIRETTA
Deep
Relax
Passion
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Leave a Light On” – Tom Walker
Non si sa bene perché, ma in ogni casa c’è sempre almeno una candela.
Forse perché è rimasta lì dall’ultima festa di compleanno, forse perché è decorativa, o forse perché è un lontano ricordo di quando la luce elettrica non esisteva…
Fatto sta che è non è un caso avere una candela in casa, di qualsiasi tipo sia.
Luce, purificazione, illuminazione, benedizione, sono solo alcuni dei termini che possono accostarsi alla candela, oggetto e simbolo della religione cristiana. Con la sua fiamma purificatrice, ricorda la salvezza promessa da Gesù che è la luce che ha sconfitto le tenebre. Bisogna ricordare che agli inizi non c’era l’elettricità e i cristiani si incontravano nelle catacombe, dov’era buio pesto e, quindi, l’uso delle candele era indispensabile. Successivamente le chiese avevano bisogno di grandi illuminazioni visto che erano luoghi che potevano ospitare centinaia di persone.
Come molti segni, celebrazioni e riti, anche questo simbolo è preso dalla tradizione ebraica, alla quale si ispirano i cristiani, secondo le stesse indicazioni di Cristo. Si può cominciare a dire che la luce della candela indica in primis che Cristo è la luce, colui che indica la strada della salvezza eterna. E il Vangelo di Giovanni sottolinea la missione di Cristo che afferma:
“Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita”
(Giovanni 8, 12).
Pensate all’importanza che ha il cero pasquale. Quella candela enorme che è presente in ogni chiesa sull’altare e che, durante le celebrazioni, resta sempre accesa. Si rinnova ogni anno liturgico, a cominciare dalla notte di Pasqua, durante la quale viene acceso per la prima volta e cambiato.
Durante la celebrazione della veglia pasquale la luce delle candele mostra simbolicamente, il credo della religione. Essa, infatti, comincia con la processione dei celebranti che raggiungono l’altare nel buio della chiesa, la quale si illumina lentamente con l’accensione delle candele, una alla volta, fino ad arrivare all’esplosione totale della salvezza.
I simboli che si affiancano alla candela sono tanti: durante il Battesimo si accende una candela dal cero pasquale per indicare che il bambino sta ricevendo la luce di Cristo, rappresentando la morte e la resurrezione spirituale del piccolo. Per lo stesso motivo si accende il cero pasquale durante le celebrazioni funebri: la luce dona speranza per la vita eterna, ricordandoci sempre la promessa del Cristo. Proprio per questo al cimitero si accendono lumini sulle tombe dei nostri cari estinti.
Si accendono candele davanti alle immagini o statue, non in segno di idolatria, ma perché la preghiera si prolunghi proprio grazie al cero. Il nostro desiderio di veder esaudita la richiesta è fermo lì anche dopo la richiesta. Al tempo stesso può essere un segno di ringraziamento verso Dio per ciò che si ha ottenuto attraverso l’intercessione dei santi, di Maria, o lo stesso Gesù. Con il passare degli anni si è passati dalle candele di cera a quelle elettriche che non lasciano più il profumo della cera.
Nel paganesimo le candele sono fondamentali per i riti di ogni tipo. Vengono utilizzate di ogni colore durante le preghiere e spesso insieme a delle erbe o a degli oli profumati. Non è raro che ad ogni tipologia di divinità corrisponda un colore, se il credente professa più pantheon divini – ad esempio: divinità dell’amore, allora il viola. In genere ciò è anche legato al tipo di rito che viene fatto – oppure allo scopo del rito od ai propri sentimenti, se ci si sta rivolgendo al Dio e alla Dea.
Le candele hanno anche la funzione di “tenere compagnia”.
Ci spieghiamo meglio: la fiamma ha come il potere di trasmettere la sensazione di non essere soli, come se la divinità fosse con noi…visibilmente. L’utilizzo delle candele è strettamente legato alla persona, soprattutto per il modo di accenderle e per il colore utilizzato. Esiste, una componente wiccan chiamata “la magia dei colori”.
Per i professanti solitari, i significati sono soggettivi e scelti dal credente. E, anche in base a questa, la candela non può essere semplicemente ricoperta di un colore, ma la cera interna deve essere del colore necessario.
Il fuoco delle candele può essere usato per entrare in trance, uno stadio intermedio tra il sonno e la veglia, è lo stesso stadio, per intenderci, usato per ipnotizzare la gente. – Avete presente quegli show, nei film o nei cartoni, dove c’è quel mago fasullo che ipnotizza una persona del pubblico con un orologio a pendolo? Ecco, quello stadio lì-.
Questo stadio serve principalmente a connettersi maggiormente sia al proprio essere e alle proprie emozioni, sia alle energie che ci circondano.
Come avrete capito, le candele sono essenziali per un wiccan. Non è raro, infatti, che sia proprio questo a crearsele nei modi che ritiene più opportuni. Del resto, le persone precise ed esigenti esistono in ogni tipo di ambiente…
Dalle religioni all’uso delle candele nella vita quotidiana, il passo è stato breve. Sono romantiche per una cenetta a lume di candela dove i due innamorati possono scambiarsi parole d’amore. Diventano oggetti rilassanti quando illuminano la stanza per un bagno rigenerante, lontano dalle luci artificiali che riempiono le nostre case. Profumate, colorate ed eleganti, quando vogliamo rendere piacevole la nostra casa.
Che siate religiosi o meno, molti di noi possiedono in casa almeno una candela pronta per l’utilizzo.
SCRITTO DA: TERESA CORRADO E AURORA VENDITTELLI
Written by: Aurora Vendittelli
Tempo di lettura 2 minuti
© 2023 voicebookradio.com Cod.Fiscale 97824430157 - P.Iva 10494570962 - Licenza SIAE n.6671 - anno 2023
Post comments (0)