Sulla cima di una collina in Basilicata, a 50 km da Matera, sorge Craco, la città fantasma. Si tratta di una borgo desolato, circondato dalle aride e degradanti fiancate dei calanchi dove tutto è immerso nel silenzio. Le sue origini sono antiche e risalgono al VIII secolo, quando il luogo era conosciuto come Graculum, che significa piccolo campo arato.
Nel 1276 divenne la sede di un’università, ma a rendere il paesaggio come lo vediamo oggi, disabitato e silenzioso, fu una terribile frana avvenuta nel 1963, un tragico evento che costrinse la gente del posto a spostare la propria dimora a valle, in quella che oggi è conosciuta come Craco Peschiera.
Il sito antico è visitabile, ma solo accompagnati da apposite guide. Inoltre, per accedervi, è necessaria una carta d’ingresso, la Craco Card. Durante queste visite potrete godere di paesaggi diversi e contrastanti e immergervi in un’atmosfera unica come foste in un set cinematografico.
La cittadina è stata protagonista di numerose riprese cinematografiche come: La lupa di Alberto Lattuada (1953); Cristo si è fermato ad Eboli di Francesco Rosi (1979); King David di Bruce Beresford (1985); ll sole anche di notte di Paolo e Vittorio Taviani (1990); Ninfa Plebea di Lina Wertmüller (1996); Terra bruciata di Fabio Segatori (1999); La passione di Cristo di Mel Gibson (2004); Agente 007 – Quantum of Solace di Marc Forster (2008); Basilicata Coast to Coast di Rocco Papaleo (2010); Murder in the dark di Dagen Merrill (2013).
Nonostante la sua tragica sorte, Craco resta una delle bellezze della nostra cultura, una città che si è fermata tra le pieghe del tempo e che dobbiamo assolutamente preservare. Come si ricorda nel film Basilicata Coast to Coast:
Craco non ha retto la modernità, anche se a noi piace pensare che l’ha rifiutata.
Basilicata Coast to Coast
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