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Covid-19 in Serie A: dopo Juve-Napoli serve chiarezza dalle istituzioni

today15 Ottobre 2020

Background
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Il tanto atteso verdetto in merito alla partita sospesa di Juve-Napoli in programma il 4 ottobre del 2020, ma mai disputata a causa dei due positivi al Covid-19 in casa partenopea, ha avuto una risposta. Mercoledì 14 Ottobre 2020 è arrivata la decisione del Giudice Sportivo. Doccia gelata per gli azzurri che ricevono anche 1 punto di penalizzazione oltre alla sconfitta a tavolino.

Per comprendere meglio la situazione, facciamo un passo indietro. In seguito alla positività da Covid-19 dei giocatori Piotr Zielinsky e Eljif Elmas, la Asl campana dirama un comunicato. Al suo interno un invito a non partire per Torino, rivolto a tutte le persone venute a contatto con i due giocatori. Il presidente del Napoli Calcio, Aurelio De Laurentiis, decide conseguentemente di comunicare alla Lega la mancata partecipazione alla partita della sua squadra.

Covid

Nel gioco delle parti il pallino passa ad Andrea Agnelli, presidente bianconero, che conferma la presenza dei suoi sul campo. Fino a qui nulla di strano. Fino a quando un fulmine a ciel sereno si scaglia sui campani. In antitesi al comunicato della Asl, la Lega Calcio conferma il regolare svolgimento della gara, scatenando l’ira e l’incredulità dei tifosi azzurri.

La sera della partita va in scena qualcosa di surreale; la Juventus si presenta regolarmente al campo tre ore prima del calcio d’inizio e svolge come sempre il riscaldamento di rito. Sui volti dei calciatori si nota che sanno già di non dover giocare, nessuno prova scatti o movimenti classici del prepartita. Come da regolamento l’arbitro aspetta fino alle 21.45 un eventuale, ma improbabile, arrivo dei partenopei per decretare il triplice fischio di una partita mai iniziata.

Covid
Aurelio De Laurentiis

Da qui si scatena il dibattito sui social, in tv e sui quotidiani. L’Italia si divide in due: chi difende le ragioni del Napoli impossibilitato a partire per Torino, e chi sostiene che avrebbero dovuto comunque presentarsi nonostante le restrizioni sanitarie. Un dibattito che naturalmente non può avere un vincitore.

Ma è possibile che in questa situazione due istituzioni come Asl e Lega Calcio non riescano a trovare un punto d’incontro? Ognuno sembra guardare i propri interessi cercando di sollevarsi da chissà quale responsabilità. In questo modo però si crea semplicemente il caos.

Per andare avanti in questa situazione, la nostra Serie A ha bisogno di regole precise e non interpretabili diversamente da ogni club. Il comunicato con cui la Asl “blocca” gli azzurri non è per nulla chiaro. Non c’è un vero è proprio divieto a partire. Qui subentra la buona volontà dei partenopei che, non disputando la gara, hanno evitato l’eventuale diffusione del virus. Il verdetto però si è espresso a favore dei bianconeri, in cui ad aver sbagliato sembra essere proprio il Napoli Calcio. Con questa decisione, la Lega Calcio conferma la gara dopo una settimana di attesa, e assegna la vittoria a tavolino di 3-0 per la Juventus.

Immediatamente dopo l’arrivo della decisione, De Laurentiis ha annunciato il prevedibile ricorso. A seguito di ciò, questa vicenda potrebbe ancora riservare sorprese, con un’eventuale conferma o ribaltamento della sentenza. Comunque andrà a finire si ricorderà solo il trambusto creato dall’indecisione delle istituzioni italiane.

Sicuramente la situazione da Covid-19 è nuova per tutti. Tuttavia basterebbe conferire alle autorità sanitarie il potere di cancellare una partita, o addirittura il campionato, senza dover attraversare interessi altrui. Tutti quanti amiamo fare sport o semplicemente vederlo, ma senza le dovute precauzioni dovremo tornare presto a farne a meno.

Written by: Adriano Berruti

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