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Musica

Cover vs Originale. Part 6

today9 Agosto 2022

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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “How deep is your love” – Take That

Continuiamo il nostro viaggio dentro la musica. Ci entreremo con tutte le scarpe alla scoperta delle cover che hanno superato in popolarità i brani originali.

Che poi non è detto che siano migliori. Sono semplicemente diverse. Perché in fondo nella musica, parlare di migliori o peggiori ha davvero poco senso. Cambiano le sfumature, cambiano i punti di vista, cambiano le intenzioni forse. Attraverso voci diverse e diversi arrangiamenti si modellano su uno stesso scheletro sonorità nuove, vibrazioni che vanno altrove.

Siete pronti a viaggiare ancora?

Proud Mary – John Fogerty

Mega salto temporale fino al 1968. Come sapete le cose stavano cambiando e anche parecchio. La musica risentiva dello stravolgimento creativo del Rock and Roll che era arrivato anche in Europa con una forza d’impatto mai vista prima. Una vera e propria invasione di musica nuova che shekerava i sensi e scuoteva tutto ciò che incontrava. Questo brano, famosissimo, è un vero e proprio spaccato sulla vita lungo il Mississippi negli anni sessanta. Infatti la frase ricorrente del testo è Rolling on the River… la scrisse John Fogerty, membro dei Creedence Clearwater Revival, all’epoca sulla cresta dell’onda più che mai con il loro Rock del Sud carico di sonorità calde ed energiche. Racconta la storia di Mary, una lavandaia che è diventata talmente famosa da resistere ancora allo scorrere del tempo.

Solo tre anni dopo Tina Turner insieme ad Ike riporta in auge il brano catapultandolo direttamente in vetta alle classifiche dell’epoca. Vi renderete subito conto della diversità stilistica di questa cover che è tutt’altro rispetto all’originale. Nuovo corpo, nuova anima, è tutto più rallentato nella vocalità sempre strepitosa di Tina.

Ma c’è stato qualcun’altro che ha dipinto col suo tocco magico la storia della cara, “vecchia” Mary. Anche il Re vanta una cover di questo brano che risale agli stessi anni, nel periodo degli sfavillanti concerti che teneva a Las Vegas. Elvis recupera gli amati ritmi del Rock and Roll e restituisce al brano la carica vitale con cui era stato pensato. Si corre di nuovo a velocità vertiginosa lungo il fiume accompagnati dalla voce calda del Re e da quel costume di scena che ha fatto storia.

Iconico più che mai.

How deep is your love – Bee Gees

Cambiamo decisamente mood, ma restiamo ben ancorati nei favolosi Settanta. C’erano tre fratelli che, con le loro voci angeliche e il loro sound irresistibile, erano la gioia dei disco club.

Erano i Bee Gees. Ma facevano anche breccia nei cuori degli innamorati con ballad impareggiabili. Come questa. Chi di voi non l’ha ballata almeno una volta guancia a guancia? Ok, forse sembrerà “roba” d’altri tempi, ma non ci giurerei affatto dato che, negli anni novanta, è stata ripescata da… intanto ascoltatevi l’originale che non passerà di moda mai!

1996, la boy band del momento, i Take That, recupera dal passato il grande successo dei Bee Gees e gli dona nuovo vigore. Cinque voci perfettamente mixate fra loro, caldissime in questo sound sempre accattivante. Con una chitarra molto morbida ed una ritmica evocativa il successo è di nuovo garantito, anche dopo più di vent’anni dall’originale.

Anche il viaggio di oggi nel mondo delle cover si chiude in bellezza. Vi siete persi le puntate precedenti? Niente paura, cliccate qui, qui, qui, qui e qui. Una dopo l’altra farete il pieno di buona musica e di rivisitazioni davvero speciali. Alla prossima!

Written by: Valentina Proietto Scipioni

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