Young Premi PLAY per ascoltare
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Relax
Passion
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Amore che vieni, Amore che vai” – Fabrizio De André
Continuiamo il nostro viaggio dentro la musica. Ci entreremo con tutte le scarpe alla scoperta delle cover che hanno superato in popolarità i brani originali.
Che poi non è detto che siano migliori. Sono semplicemente diverse. Perché in fondo nella musica, parlare di migliori o peggiori ha davvero poco senso. Cambiano le sfumature, cambiano i punti di vista, cambiano le intenzioni forse. Attraverso voci diverse e diversi arrangiamenti si modellano su uno stesso scheletro sonorità nuove, vibrazioni che vanno altrove.
Siete pronti ad proseguire questo viaggio?
La nostra passeggiata inizia con un testo che è un assoluto capolavoro di De Andrè. Una storia come tante, che forse somiglia anche un po’ a qualche nostra esperienza. Ci si entra dentro in modo così familiare che sembra di appartenere alle parole stesse del brano. Ma Faber sa renderlo poesia con una musica ancora più convincente. Un’altalena emotiva tangibile, fra le più credibili e riuscite del nostro cantautorato.
Ad una canzone così perfetta non manca apparentemente nulla. Ma qualche tempo dopo un altro grande Maestro l’ha presa e ricamata di colori nuovi. Franco Battiato, la sua voce così evocativa, un arrangiamento ancora più incisivo e ritmato. Un sigillo raffinatissimo che mescola sentimento e parole fino ad arrivare al midollo stesso di questo amore così tormentato. Da ascoltare in religiosa contemplazione!
Una veste completamente diversa gliel’ha data un altro immenso artista, Mango. Basta la sua voce straordinaria ed il semplice ritmo di una chitarra a trasformare di nuovo questo brano unico. E cambia ancora l’emozione. E cambia ancora tutto.
È incredibile come una sola canzone si presti a interpretazioni così distanti fra loro. Ognuno a suo modo l’ha resa speciale. Ma mancava ancora un tocco Rock e glielo da Diodato, altra voce eccellente. Reinterpreta il brano con quel “briciolo” di rabbia che accompagnerebbe in modo naturale una storia così ben raccontata. C’è chi subisce con amarezza, chi rielabora con dolore, lui tira fuori il risentimento e quasi un pizzico di sana rivincita. Da ascoltare a tutto volume!
Uno dei brani più amati di David Bowie è senza dubbio The Man Who sold the World. Una melodia talmente sofisticata da non essere stata capita nell’immediato. Venne compresa e apprezzata ben più tardi in tutta la sua innovazione stilistica.
“Penso di averla scritta perché c’era una parte di me che stavo ancora cercando… Per me quella canzone ha sempre esemplificato lo stato d’animo che si prova quando si è giovani, quando ci si rende conto che c’è una parte di noi che non siamo ancora riusciti a mettere insieme, c’è questa grande ricerca, un gran bisogno di comprendere realmente chi siamo”. – David Bowie
Fra le cover più riuscite della storia figura quella dei Nirvana, di cui Bowie stesso ha tessuto le lodi. C’è chi addirittura la preferisce all’originale. Sarà per il tocco grunge, per i toni scuri e inquieti, per il ritmo più incalzante. In ogni caso Kurt e Company hanno toccato un grande classico trasformandolo in un nuovo evergreen.
“La voce sofferente di Kurt Cobain nella versione unplugged dei Nirvana di questa melodia cosmica di Bowie del 1970 appare ancora più inquietante dopo che la canzone è diventata un classico del rock postumo”. – Rivista “Spin”
Un altro viaggio fra le cover si è concluso, ma ci aspettano ancora molte altre avventure. Rileggete la prima puntata cliccando qui e estate collegati.
Written by: Valentina Proietto Scipioni
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