Zepeto, l’app più scaricata in Italia su Android ed IOS, particolarmente in voga tra gli adolescenti, permette di creare un avatar virtuale con le proprie sembianze e di interagire con altri giocatori in un mondo virtuale appositamente creato.
Dopo Instagram, Snapchat e ThisCrush, è la nuova moda social degli adolescenti. Sebbene soltanto recentemente sia riuscita a raggiungere il primo posto nella classifica di app Italiane più scaricate, già nei mesi scorsi Zepeto aveva fatto parlare di sé negli altri paesi.
Lo stesso enorme successo era infatti riuscita ad ottenerlo in Gran Bretagna e Stati Uniti a fine novembre, mentre in Francia e Germania è arrivata prima nel mese di dicembre. Su Instagram, inoltre, sono già presenti oltre un milione di post, pubblicati tramite gli utenti, contenenti l’hashtag #zepeto. Era, quindi, solo questione di tempo prima che l’app si affermasse anche nel nostro paese.
Cosa fa l’app Zepeto?
Zepeto contiene, in tutto e per tutto, le caratteristiche di un social network. Dopo aver scattato un selfie, l’applicazione creerà automaticamente un avatar, in stile cartoonesco, usando i lineamenti del nostro viso.
Successivamenrte sarà poi possibile personalizzare il nostro alter ego digitale, potendo scegliere tra un vasto assortimento di vestiti e gadget (la cui però quasi totalità è disponibile solo tramite pagamento) o arredare la propria stanza virtuale con mobili e forniture (anch’esse a pagamento). Dopo di che sarà possibile entrare in contatto e socializzare con i propri amici o qualunque altra persona iscritta al social network.
Al momento, tra i consumatori che utilizzano il servizio quotidianamente, Il target di età media più diffuso comprende ragazzi di 14-19 anni. Questo, soprattutto nei paesi orientali, ha portato a diversi allarmismi dovuti all’uso intensivo che alcuni giovani fanno dell’applicazione, arrivando anche a spenderci più 5 ore al giorno.
Privacy
Zepeto è un’applicazione gratuita che si sostiene solamente attraverso gli acquisti in-app, anche se c’è da sottolineare che la società non riesce a generare abbastanza introiti per portare avanti il suo sviluppo senza incorrere in problemi finanziari.
In generale, nel panorama delle applicazioni “gratuite”, il metodo più affidabile per avere maggiori ricavi è la vendita dei dati personali forniti dagli utenti. Snow, la società che ha sviluppato Zepeto, non è da meno.
Infatti, quando si accettano le condizioni d’uso relative alla privacy di Zapeto, è bene sapere che si acconsente anche alla vendita dei propri dati personali (come indirizzo IP, numero di telefono, indirizzo e-mail, ed in alcuni casi, anche la posizione) a società terze, specificate proprio nei termini di servizio, come Unity Ads e AppsFlyer.
Un successo annunciato
Per avere un idea dell’enorme valore economico che questa applicazione potrà raggiungere (ed in parte ha già raggiunto), basta ricordare il forte interessamento di Mark Zuckerberg, che nel 2016, agli inizi della società SNOW, quando Zepeto ancora non c’era, fece un’importante offerta economica al suo fondatore, Hae-Jin Lee, che però rifiutò fin da subito.
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