Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Ma come fanno i marinai” – De Gregori, Dalla
Uh, è cattivissimo. Nel giorno che dovrebbe ricordare la pubblicazione del primo numero di Dylan Dog, targata 26 settembre 1986, anche se il numero è di ottobre, noi parleremo di un altro grande personaggio delle graphic novel. Corto Maltese.
Perché il settembre 2021 è il suo mese e il suo anno di grazia. Non basta l’annuncio fatto al Festival Cannes dell’intenzione di fare della fortunata serie di Hugo Pratt, una serie TV -e su questo le opinioni già si dividono-, ma proprio questo mese è uscito un nuovo albo che vale la pena di raccontare.
Un originale d’autore
Oceano Nero. Questo il titolo della nuova avventura del pirata più amato della letteratura edito da Cong. Per gli amatori che non hanno letto nulla del genio veneziano, niente paura, nessuno spoiler se non quel poco che serve a incuriosire verso la lettura di un autore e di un genere che il mondo letterario ha sempre considerato di nicchia, ma che ha coinvolto 3 generazioni di lettori e consegnato al mondo un’icona del Novecento.
E Corto maltese il Novecento l’ha vissuto tutto, nei suoi momenti peggiori. Una celebre frase di Pratt recita:
“Non c’è momento migliore, che nelle guerre, per fare nuovi incontri”
Frase forte e bellissima. Nuove persone. Nuove storie, nuove avventure. Come può un personaggio immaginario, il cui percorso si è talmente tante volte intrecciato con personaggi del mondo reale, arrestare il suo cammino solo perché il Novecento è finito. Il mondo sta cambiando.
C’è tanto ancora, e forse di più, da raccontare.
Ed è per questo che lo sceneggiatore Martin Quenehen e il disegnatore Martin Vivès ci regalano questo nuovo racconto da un punto di vista totalmente diverso e curioso. Perché, sebbene Hugo Pratt, il suo stile, il suo tratto siano completamente inarrivabili, Corto Maltese, è un personaggio così “a tutto tondo” da essere inseribile e in grado di raccontare qualsiasi contesto.
E gli autori hanno pensato bene di inserirlo in un contesto a noi vicino. L’11 settembre, l’anno in cui la nuova generazione ha visto, dopo l’attentato alle Torri Gemelle, cambiare il mondo.
Sebbene il cambiamento ancora non si sia arrestato, e anche se un sequel non è previsto, sarà strano vedere un personaggio così ancorato al fascino del primo Novecento dimenarsi tra telefonini ed email. Ma un pirata è un pirata. A prescindere dai secoli, e da quanto sia salato il mare.
Staremo a vedere.
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