Durante la lettura si consiglia l’ascolto del brano: “Don’t Panic – Coldplay”.
Il Salone Internazionale del Libro, previsto per il periodo dal 14 al 18 maggio 2020, è stato rinviato a data da destinarsi causa Coronavirus. La più grande manifestazione italiana nel campo dell’editoria si svolgerà comunque, probabilmente in autunno: lo assicurano gli organizzatori Giulio Biino ed Elena Loewenthal del Circolo dei Lettori. La fondazione gestisce il Salone assieme allo scrittore Nicola Lagioia (per la parte editoriale) e a Silvio Viale dell’associazione “Torino città del libro” (per quella commerciale). Dal 1988 questo evento ospita case editrici di varie dimensioni e offre, in base alla scelta annuale di un tema centrale, un fittissimo calendario di conferenze, spettacoli, presentazioni di libri e iniziative didattiche.
La scorsa edizione si era conclusa con un record di presenze, ma questa volta non sarebbe stata la festa che annualmente tutti si aspettano dalla seconda fiera del libro per numero di espositori in Europa. Le condizioni in cui versa il paese in questa situazione di emergenza non avrebbero reso giustizia nè all’organizzazione nè all’editoria italiana.
Proprio qualche giorno fa l’amministratore delegato dell’area Trade della Mondadori, Enrico Selva Coddè, aveva dichiarato:
Questa emergenza è una situazione straordinaria e senza precedenti: alle difficoltà economiche si aggiungono le complessità organizzative. Le case editrici del gruppo, a seguito del decreto ministeriale che ha stabilito la chiusura delle librerie, stanno lavorando allo slittamento dei titoli previsti nei lanci delle prossime due settimane. Per Torino, come per qualunque altra manifestazione pubblica, rispetteremo le decisioni governative.
La decisione è stata presa lunedì mattina, assieme ai partner e in coordinamento con le istituzioni che collaborano al Salone, tra cui Regione Piemonte e Comune di Torino. «Insieme abbiamo valutato necessario e responsabile rimandarlo a una data che comunicheremo il prima possibile», si legge sul sito del Salone Internazionale del Libro. «Si farà in un altro momento e sarà come sempre una grande occasione di incontro tra autori, editori e lettori». Un’importante assunzione di responsabilità, che permetterà di realizzare il Salone nel pieno rispetto delle norme. «Lo staff sta lavorando con la passione e l’impegno di sempre all’edizione 2020 dunque, ma per poter continuare a essere un punto di riferimento di questa straordinaria comunità, il Salone deve prima di tutto garantire le condizioni di sicurezza e di salute del suo pubblico, dei suoi espositori e del personale».
Infine, prosegue il comunicato, «in un momento di grande sacrificio da parte di tutti gli italiani, il Salone vuole esprimere la sua più sentita vicinanza a coloro che stanno vivendo in prima persona gli effetti dell’emergenza».
Dunque il problema che si pone ora è riorganizzare tutto il calendario degli eventi: si rischierebbe infatti di far sovrapporre diverse fiere, tra cui il Salone del Gusto Terra Madre, che si terrà sempre al Lingotto di Torino, e l’altro grande appuntamento legato all’editoria, la Fiera del Libro di Francoforte, entrambi fissati in ottobre. Dal momento che novembre sarà per Torino il mese dell’arte contemporanea, si pensa di slittare tutto a settembre, cogliendo così anche l’occasione dell’inizio delle scuole: elemento fondamentale per garantire la presenza di numerose classi in visita.
Tuttavia in questo momento ogni previsione risulta abbastanza labile, quindi non ci resta che stare a vedere quali saranno i prossimi sviluppi.
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