Probabilmente non ci sono nemmeno una mezza dozzina di questi oggetti nella Via Lattea, e noi ne abbiamo scoperto uno
Professor Götz Gräfener
Un gruppo di ricerca guidato dagli astronomi dell’Accademia delle Scienze russa e dell’Università di Bonn in Germania, ha appena scoperto il corpo celeste denominato J005311 grazie ai dati raccolti dal satellite Wide-field Infrared Survey Explorer (Wise) della NASA.
Si tratta di una stella che si trova nella Costellazione Cassiopea a 10 mila anni luce rispetto alla Terra e che si è formata dalla fusione di due stelle nane ormai spente. Ma ecco il dato interessante: J005311 è un corpo celeste 40 mila volte più splendente del Sole ed emette un vento solare con una velocità pari a 16 mila chilometri al secondo.
La scoperta è stata possibile nel momento in cui gli scienziati si sono interessati ad una caratteristica anomala del corpo luminoso, posizionato al centro di una nebulosa di gas che emetteva quasi esclusivamente radiazioni infrarosse e non luce visibile.
Gli studiosi hanno stabilito la composizione chimica della nebulosa attraverso l’analisi spettroscopica, scoprendo l’assenza di idrogeno ed elio, i due componenti principali delle reazioni nucleari che avvengono nelle stelle.
Ma J005311 non è immortale: verrà il giorno in cui tutto il suo carburante collasserà e si trasformerà in un corpo celeste composto da neutroni super compatto fino ad esplodere, creando infine una supernova di tipo IC.
Ma, chissà, forse anche questo sarà solo il principio di un nuovo processo di formazione. Come diceva il poeta Thomas Stearns Eliot:
Ciò che diciamo principio, spesso è la fine e finire è cominciare
Thomas Stearns Eliot
Post comments (0)