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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: ”La musica illegale” – Cosmo
Il cerchio del ritorno ai concerti si è chiuso. Gli artisti sono felici e grati di ritornare a contatto con il mondo reale, quello fatto di persone in carne d’ossa che sorridono e cantano ogni parola delle ultime canzoni. Un mondo costellato dalle luci dei telefoni nei momenti più sentiti e di braccia al cielo appena parte la cassa in quattro. Siamo quasi tutti vaccinati, eppure con capienze dimezzate, mascherine, sedie e controllori questa normalità è rimasta un po’ ad asciugarsi al sole. Si torna a parlare con la gente e a vedere gli strumenti sul palco ma si fa fatica a nascondere l’amarezza generale che quasi diventa un sentimento di complicità tra pubblico ed artista.
“Siete bellissimi e lontanissimi”, ripeteva Davide Autelitano dei Ministri a Villa Ada. Cosmo, pur di tornare alla reale dimensione live per le sue date ad ottobre a Bologna, ha sgomitato con le istituzioni per ottenere un concerto come quelli di una volta, ma con il Green Pass. Un’impresa epica nel 2021 ma quanto più vicino a quella libertà data per scontata. Non tutti i generi sono fatti per essere ascoltati seduti, dice. Ha ragione: un concerto rock con i posti a sedere è difficile da immaginare per i guerrieri della transenna, eppure è successo.
I concerti senza distanziamento, nonostante il Green Pass, no! Gli autobus e i treni regionali tutti ammassati come carri da bestiame invece sì. Questa cosa fa un po’ pensare. Verrebbe ironicamente da chiedersi se sia più la musica a far paura rispetto al virus. Questa contraddizione ha ancora meno senso se si guarda all’estero, dove si sta tornando a concerti normali con la formula de pass vaccinale. Qui si è fermi al 2020. Le regole son regole, ma sono sempre di più gli artisti che dopo questa stagione di mezza normalità sollevano i propri dubbi. Levante qualche giorno fa si è sfogata su Instagram dopo che a Lecce alla frase <<Magari balliamo sul posto>>, le è stato ordinato di rettificare. Pena la sospensione del concerto. All’appello di Cosmo e allo sfogo di Levante si sono uniti oltre ad Elisa, anche Margherita Vicario e Frankie Hi-Nrg.
“Stiamo vivendo in un paradosso che vede i concerti militarizzati mentre letteralmente fuori dai cancelli la vita scorre normale. È umiliante che si parli ancora di “esperimenti” dopo tutto questo tempo, ma come ho detto dall’inizio sono e siamo disposti a discutere anche di questa opportunità. Purché si faccia qualcosa e non si perda più tempo”. – Cosmo
L’estate è finita, l’autunno si trascina il peso dell’incertezza sul destino dei live club. Località al chiuso necessarie all’industria musicale e che con le direttive attuali, non potrebbero riaprire.
Written by: Mariahelena Rodriguez
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