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Scuola

Compiti a casa non convenzionali

today5 Febbraio 2020

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Durante la lettura si consiglia l’ascolto del brano: “I Can Help – Billy Swan”

Quanto fragorosamente ridereste in una scala da 1 a 10 se qualcuno dicesse ad una versione più fanciullesca di voi che per Lunedì prossimo non dovete completare interminabili fotocopie, ricopiare paesi del mondo su carta velina o ripetere la storia dei Greci, ma semplicemente segnare sul diario di aiutare i vostri genitori a lavare i piatti e scambiare quattro chiacchiere con una persona anziana?
Eppure è esattamente il genere di compiti a casa che da tre anni a questa parte alcuni giovani studenti irlandesi si trovano a dover eseguire nell’arco delle vacanze invernali!

L’idea ha avuto origine nella scuola Gaelscoil Mhichíl Uí Choileáin, che si trova nei pressi di Clonakilty, e ancora oggi rappresenta un vero successo sia tra i piccoli che tra gli adulti. Ogni giorno, per l’intera durata della sospensione delle attività didattiche invernali, i bambini e le bambine dell’istituto devono seguire una precisa tabella di marcia ed annotare sul “diario della gentilezza” un breve report su ciascuna delle buone azioni svolte in quelle ore al posto del tradizionale studio sui libri di testo.
Nello specifico, questo è un esempio di come sia strutturata una settimana-tipo di ciascuno scolaro durante le vacanze:

Lunedì: chiacchierare gentilmente con una persona anziana;
Martedì: aiutare un membro della propria famiglia in un’attività a piacere;
Mercoledì: compiere atti di gentilezza a proprio piacimento verso amici, parenti, sconosciuti…
Giovedì: dedicarsi a se stessi in tutti i sensi, cioè alle proprie emozioni, al fisico e alla mente.

Lo scopo dell’iniziativa è quello di plasmare i cittadini, i padri, le madri, i lavoratori e le lavoratrici di domani sia dal punto di vista delle conoscenze, sulle quali si lavora sui banchi di scuola, sia da quello della cittadinanza, insegnando loro il bello del saper stare armoniosamente tra la gente.

Trovereste positivo o negativo proporre questo esperimento anche nelle nostre scuole?

Written by: Veronica Di Sero

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