Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Deep Blue Day” – Brian Eno
Oggi 1 novembre ricordiamo la scomparsa di un uomo che è riuscito a dare un apporto all’antropologia talmente grande da influire su tutto ciò che pensavamo di conoscere del mondo: Claude Levi-Strauss.
Nato a Bruxelles e scomparso nel 2009, a Parigi, Levi-Strauss è stato un antropologo di fama internazionale, famoso per le sue tesi riguardanti lo strutturalismo. Quest’ultima è una corrente di pensiero che pone le sue basi nella filosofia, nella psicologia e nella linguistica. Viene ripresa dall’antropologo belga per spiegare le sottili connessioni che uniscono l’uomo al mondo che lo circonda. Levi-Strauss sostiene infatti l’esistenza di strutture comuni, sebbene presentino grosse variabili, a tutto il genere umano.
Legami di parentela
In un’opera dal titolo L’antropologia di fronte ai problemi del mondo moderno, che racchiude le lezioni tenute da Levi-Strauss a Tokyo nel 1986, egli riprende molte delle tematiche trattate nei suoi testi. In particolare parla dei vari legami di parentela che intercorrono all’interno di alcune tribù, principalmente in Africa e America del Sud. Porta l’esempio di alcune tribù africane, in cui il marito di una donna sterile può, sotto pagamento, concordare un rapporto che permetta la nascita di un bambino.
Oppure, nel caso del Tibet, dove più fratelli hanno in comune la stessa sposa. Tutti i figli nati dalla relazione hanno come padre solo il primogenito, mentre gli altri fratelli sono chiamati zio. Ancora presso i Nuer del Sudan, se un uomo moriva celibe o senza prole, un parente prossimo poteva prelevare la parte di bestiame necessaria per prendere una sposa, sposandosi e procreando in nome del parente deceduto. Questo è definito dai Nuer come matrimonio fantasma.
Contrasti con l’Occidente
Levi-Strauss
Dopo tutte queste analisi, Levi-Strauss mette in relazione la procreazione biologica e la paternità sociale, che in questi casi non sempre corrispondono. Tali contrasti stanno alla base del metodo scientifico di Strauss. Rendendo chiara la preferenza che queste tribù hanno dell’aspetto sociale rispetto a quello biologico, Strauss la confronta con il modo di pensare della società occidentale, dove legami del genere creano spesso disagio.
E’ specificato come i bambini nati da queste relazioni conoscano benissimo i gradi di parentela che li legano ai vari membri della famiglia. Questa trasparenza, come studiato da Strauss, non crea alcun tipo di problema al giovane.
Con tali studi egli ci porta a ragionare sul concetto di normalità: cosa si può definire veramente normale? Con quali canoni si deve stabilire la normalità?
Il compito del grande pensatore è sempre stato quello di creare dubbi dove sussistono verità, al fine di trovare risposte sempre più esaustive. Sotto questo punto di vista Claude Levi-Strauss è stato uno dei massimi pensatori del suo secolo.
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: " Easy" - Lionel Richie Bentrovati al secondo appuntamento con Sunday’s football, la rubrica di voicebookradio.com che presenta le sfide più interessanti dei weekend calcistici europei. Lo settimana scorsa è stata estremamente divertente, grazie soprattutto al fuori menù tra Roma e Milan che così tanto a fatto discutere in settimana. Per questa domenica, invece, allontaniamo lo sguardo dal calcio italiano per spaziare nel Continente. […]
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