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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Riders on the storm” – The Doors
Un’altra settimana si è conclusa. Piena di sviluppi, o, per meglio dire, “inviluppi”. Su quale fronte? Ahi, mai parola fu più sgradita in questo momento…
La guerra, certo.
In qualsiasi modo la si voglia chiamare, o raccontare, il tema sembra predominare il web, quasi unica fonte del nostro loquire. Non mancano voci più ottimistiche, che vedono le crisi come opportunità per progredire. Chiusa una porta si apre un portone, appunto.
E la nostra rubrica, più che una porta è una Sliding Door, per cui direi di iniziare dal punto dove c’eravamo interrotti la scorsa volta.
La scelta della Bicocca di sospendere il corso di Paolo Nori sul celebre autore russo ha suscitato un vero dibattito. Tante voci si sono unite al coro. Di tutti i tipi:
Neanche noi. Vedere in un autore un nemico e nella letteratura in generale un pericolo è sempre una scelta quanto mai rischiosa che potrebbe permettere a certe idee (queste sì, sono pericolose) di diffondersi a macchia d’olio. Con conseguenze anche gravi:
Chissà se c’è anche questo sul tavolo delle trattative che si stanno svolgendo in questi giorni.
Un concistoro che deve andare avanti e deve portare a una soluzione subito. Tutto il mondo cosiddetto occidentale è pronto ad aumentare il potere negoziale dell’Ucraina promettendo di allentare le famose sanzioni.
Io non credo a tante cose. Nemmeno alla cattiveria immotivata delle banche, a dirla tutta. Ma all’elfo dentro ai microchip sì.
Queste sanzioni emanate a forze congiunte non sembrano fermare l’avanzata, anzi, la preoccupazione è che tutto ciò possa inasprire il conflitto invece di essere un deterrente. E allora si pensa a nuove proposte:
L’obiettivo è confondere Putin. O intrappolarlo nell’infinita rete della burocrazia.
Non basta!
Eroe. Questo sì fa male. Se ci si mette anche Pupo per la Russia sarebbe un grave colpo.
Francamente noi il colpo ce lo siam presi per questo:
Eppure l’ottimismo resiste. La speranza che si trovi una soluzione a questa crisi, cosicché tutti possiamo tornare ad occuparci dei piccoli vecchi problemi quotidiani. O inventarne di nuovi:
Qui l’articolo completo. Certe porte, direi tuttavia, devono restare chiuse.
Written by: Andrea Famà
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