fbpx
play_arrow

keyboard_arrow_right

skip_previous play_arrow skip_next
00:00 00:00
playlist_play chevron_left
volume_up
chevron_left
  • play_arrow

    Young ASCOLTA LA DIRETTA

  • play_arrow

    Deep

  • play_arrow

    Relax

  • play_arrow

    Passion

Arte

Chuck Berry: Rock in giacca e cravatta

today18 Ottobre 2020

Background
share close

Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “You Never Can Tell” – Chuck Berry

Tutto ciò che ho scritto non riguardava me, ma le persone che mi ascoltavano – Chuck Berry

Chuck Berry, nato a St.Louis il 18 ottobre del 1926, può essere considerato senza ombra di dubbio il padre del Rock n’ Roll. Inserito al quinto posto nella lista dei 100 migliori artisti redatta da Rolling Stone, Chuck Berry ha avuto il pregio di porre le basi di un genere, quello del Rock, che ancora oggi conta milioni di fan affezionati e che ha accompagnato generazioni di giovani della seconda metà del Novecento durante le rivoluzioni e le grandi conquiste sociali.

Lo stile

Gli inconfondibili riff a inizio brano, i testi che raccontano una storia di riscatto e ribellione, l’attitudine, l’esuberanza, perfino i guai con la legge e la galera, Chuck Berry ha impersonato tutte le caratteristiche che vanno a creare l’archetipo, o forse lo stereotipo, della rockstar. Tutto ciò sempre impacchettato in un completo elegante: giacca, cravatta e scarpe lucide. Erano gli anni cinquanta e la gente si vestiva in un certo modo, secondo la moda dell’epoca, come hanno fatto altre icone del rock quali Elvis Presley e Little Richard. Un look del genere ovviamente non deve trarre in inganno, Chuck Berry era una rockstar a tutti gli effetti, e anzi il vestiario, unito ad un’attitudine molto forte e ad una musica scapigliata e ribelle creava una “contraddizione” che agli occhi dei più giovani suscitava quasi fascinazione.

I testi

Le caratteristiche di Chuck Berry non si trovano solo nell’atteggiamento, ma anche nei testi delle canzoni, alle volte più simili a poesie, che hanno la capacità di raccontare la vita degli emarginati come fosse quella di un guerriero, una continua lotta contro le ingiustizie, la società, parole che si fanno un urlo selvaggio.

In Johnny B. Goode – gioco di parole tra il nome proprio e la frase che in inglese significa Johnny fai il bravo! – Chuck Berry parla di un ragazzo di campagna, Johnny B. Goode appunto, che non ha mai imparato a scrivere o a leggere bene, ma capace di suonare la chitarra con scioltezza e fluidità, facendolo sembrare semplice. Alla fine del brano la madre, come una profezia, dice al ragazzo che un giorno la gente da tutto il mondo verrà solo per sentirlo suonare. Il riscatto del più povero, del giovane che non ha nulla se non il suo talento. Proprio il chitarrista di St. Louis è stato tra i primi a scrivere testi del genere, capaci di includere i giovani, al tempo i maggiori ascoltatori del Rock n’ Roll.

Duck Walk

Oltre a tutto ciò, Chuck Berry è anche l’inventore di uno dei passi di danza tipici del rock, il Duck Walk, letteralmente la camminata dell’anatra, che sarebbe stata ripresa in futuro da altri artisti come Angus Young, chitarrista degli AC DC.

Non importa quindi quanti sottogeneri esistano oggi nel Rock n’ Roll, Chuck Berry è in ognuno di essi.

 

Written by: Tommaso Natale

Previous post

Post comments (0)

Leave a reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

0%