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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “E invece sì” – Bugo.
La chiusura di Trash Italiano, pagina tra le più caustiche del web, è l’appassionante giallo di cui noi tutti avevamo bisogno.
Un caso che meriterebbe uno speciale di Chi l’ha visto?, se non altro per la serie di fantasiose ipotesi che attorno alla questione piovono da ogni dove.
Per i puristi anti-social, ricordiamo che Trash italiano vive sulle spalle dei personaggi più in vista del mondo dello spettacolo, e delle loro più o meno esilaranti ridicolaggini.
Fonte inesauribile di meme salva-conversazione sulle chat di gruppo, ebbene, sappiate che per attaccare bottone vi toccherà ora iniziare a spremere le meningi. Sì, perché da un paio di giorni tutti i profili social della pagina risultano non pervenuti: mistero.
“Chiara Ferragni si è comprata tutto”. È la prima illuminante opzione da prendere in considerazione secondo i geniali dietrologi del web. Certo, perché l’influencer numero uno al mondo non avrebbe niente di meglio da fare che impossessarsi di una pagina di meme.
Ipotesi n. 2, questa vagamente più verosimile: i fan di Bugo avrebbero demolito la pagina a suon di segnalazioni, per i troppi meme poco edificanti nei confronti del loro idolo.
Vero è che il 12 aprile, su Twitter, lo stesso Bugo si era tolto qualche sassolino dalla scarpa: “Trash Italiano è creato da uno che ha avuto molti problemi di autostima fin da piccolo e ora li ribalta sugli altri.”
Che i suoi sostenitori abbiano inteso il tweet come una chiamata alle armi??
"Io non volevo solo scrivere un tweet contro Trash Italiano, volevo avere il potere di farlo fallire" (Bugo) pic.twitter.com/RwKXEAso1h
— Francesco Martinelli (@FrancoFranco92) April 15, 2021
Per i più maliziosi – e forse anche più pratici di quelle che si chiamano marketing strategies – proponiamo infine una terza tesi. E se disattivare i profili fosse per Trash italiano il modo perfetto per accrescere l’hype attorno a loro?
I vostri occhi su queste parole sono in realtà la prova tangibile che a far parlare di loro ci sono riusciti.
Da voicebookradio.com ci confronteremo sicuramente con i nostri Social Media Manager per un’opinione più professionale a riguardo. Vi terremo aggiornati e, nel frattempo, voi cercate di trovare palliativi non dannosi alla famosa astinenza da meme.
Written by: Arianna Cerone
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