Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Da Butt” – E.U.
Cerimonia necessariamente un po’ sottotono quella degli Oscars 2021, ma sicuramente non priva di sorprese.
(Tra l’altro, in caso vi foste persi qualcosa, ci ha pensato Quinto De Angelis a prendere minuziosamente nota di tutto anche per voi nel suo articolo).
Non è però questa la sede per discutere di arte cinematografica, lo sapete amici, qui ci si limita a fare del sano chiacchiericcio. E questa volta, al centro dei nostri gossip, ci finisce Glenn Close, che ieri sera si è esibita in un siparietto che è già tormentone.
Mancata la statuetta per l’ottava volta (quest’anno era in gara per Elegia americana di Ron Howard) la talentuosa attrice non si è certo buttata giù, lanciandosi al contrario in una performance di twerking che ha mandato in visibilio tutti.
Regina indiscussa della sensualità autoironica, c’è da dire che ha proprio dato una lezione di twerk a molte giovincelle.
L’attore Lil Rel Howery aveva coinvolto tutti in un gioco-indovinello: riconoscere una canzone e dire se fosse o meno nominata agli Oscars.
Al momento di Da Butt, brano della colonna sonora di “Aule Turbolente” di Spike Lee, le è stato chiesto se ricordasse la scena del balletto, e Glenn Close non si è fatta affatto pregare: ha fatto il giro dei Social il video delle sue movenze scatenate.
Ci ha però pensato il Los Angeles Times a prendere il ruolo del guastafeste, spifferando che il siparietto non sarebbe stato in realtà improvvisato, ma un momento preparato dagli autori della cerimonia. Che barba questi giornalisti ficcanaso.
Ma il web detta legge, come sempre, e i fan dell’attrice richiedono a gran voce l’istituzione di una statuetta specifica per l’autoironia. E che vada alla scoppiettante Glenn Close, almeno questa.
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