Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “I Was Made for Lovin’ You” – The Kiss
Bridgerton è una serie televisiva statunitense, basata sui romanzi di Julia Quinn, e ambientata nel lussuoso mondo della società londinese, durante la reggenza inglese.
La serie ha debuttato su Netflix il 25 dicembre 2020 e, dopo il successo della prima stagione, è stata confermata la seconda.
In poco tempo Bridgerton è diventata una vera e propria mania, come testimonia la miriade di fandom sui social. Su Tik Tok, la musicista Abigail Barlow ha estrapolato alcune frasi dalla serie e dato vita ad un mini musical.
Tell me why!?
Ma come ha fatto Bridgerton ad avere tanto successo? I critici più sprezzanti potrebbero evidenziare che la trama non ha niente che non sia già stato visto: una dama che deve trovare marito e a questo conseguono intrighi e scandali sullo sfondo.
Quel che è certo è che Bridgerton è una serie iperrealistica: storicamente non sarebbe mai potuta esistere una corte multietnica e libera da pregiudizi, mentre invece nella serie è questa la realtà che vediamo.
Bridgerton è stata definita pacchiana, tremendamente kitsch e, da alcuni persino trash. Sarebbe riduttivo, però, pensare che la sua fama sia dovuta all’avvenenza dei suoi interpreti. Molti pensano che la ragione sia da ricercare piuttosto nel mix narrativo a metà tra Gossip Girl e Downtown Abbey.
Forse il successo di Bridgerton è dovuto al politically correct e alle inevitabili critiche (e visibilità) che ciò comporta, oppure al fatto che ha raccontato quel mondo in modo erotico, dinamico e fiabesco… Non esattamente la quotidianità inglese del XIX secolo.
Sicuramente ricorda le dinamiche di potere a là Upper East Side, di cui molti avevano nostalgia… Dulcis in fundo i costumi, vere e proprie opere d’arte.
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