Un chirurgo, un oncologo, un radiologo, un radioterapista e un patologo: sono cinque i camici bianchi che sono stati premiati ieri con il “Riconoscimento Umberto Veronesi al Laudato Medico», istituito lo scorso anno da Europa Donna Italia, in memoria di Umberto Veronesi.
Umberto Veronesi, scomparso nel 2016, era un uomo di profonda umanità, un medico attento, paladino delle giuste attenzioni e cure da prescrivere a tutte le donne colpite dal cancro al seno: ed è proprio per la loro umanità ed empatia che Pietro Caldarella e Alessia Surgo dell’Istituto europeo di oncologia di Milano, Antonio Cusmai e Maria Angela Vestito dell’ospedale San Paolo di Bari e Rosa Giannatiempo dell’Ospedale Evangelico Betania di Napoli, sono stati premiati.
I medici sono riusciti a preservare «l’eredità umana» dello scienziato, attraverso ascolto, dialogo e contatto diretto con tutti i loro pazienti oncologici, incluse molte donne colpite dal tumore al seno: di fatto, una comunicazione medico-paziente efficace ed un supporto psicologo costante sono fondamentali ai fini di una cura completa, soprattutto se si riflette, come evidenziano molti esperti, alle sempre più veloci ed immediate tecnologie che stanno facendo diventare quasi superfluo il saper instaurare un rapporto di fiducia con i propri pazienti.
«Umbero Veronesi è stato il primo a riconoscere e dare l’umanizzazione alla medicina, prima di lui si pensava che fosse più urgente curare l’organo piuttosto che la persona. Lui aveva capito che preoccuparsi della sensibilità delle pazienti accelerava la guarigione e lo insegnava ogni giorno a colleghi e allievi. Il Riconoscimento vuole valorizzare il modo di concepire la relazione medico-paziente introdotto da Veronesi affinché sia da stimolo e modello esemplare per tutta la classe medica». – Rosanna D’Antona, presidente di Europa Donna Italia
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