Se di tutti i colori che esistono al mondo il blu è quello che maggiormente detestate, allora Chefchaouen (detta anche Chaouen dai suoi abitanti) non è decisamente la città per voi!
Il paese, che si trova nella parte nord del Marocco, ha infatti una curiosa peculiarità: è l’unico posto al mondo in cui porte, finestre, pareti, strade, tetti, scale, infissi, tende, cestini, davanzali, insomma qualsiasi dettaglio cittadino vi venga in mente, è esclusivamente ed interamente di colore blu.
Un luogo che incanta e conquista al primo sguardo: non a caso, Chefchaouen è stato dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco. Sebbene sia già incredibile così, il paese marocchino conserva nel proprio ceruleo DNA tante storie da raccontare, a partire dalle sue origini: si narra che il merito dell’unicità di questo luogo risieda nella comunità ebraica dell’epoca della cacciata dalla Spagna, periodo in cui il popolo trovò rifugio in queste terre e, forse per richiamare i colori del Paradiso, realizzò questo paese dalle tinte quasi surreali.
Secondo altri, invece, il colore dominante di Chaouen venne scelto perché il blu sembrerebbe essere un repellente naturale contro le zanzare.
Un po’ per la sua posizione piuttosto isolata, un po’ perché fino agli anni ‘50 non era visitabile ai turisti in quanto considerato luogo sacro, questo inimitabile paesino è riuscito a preservare tutt’oggi la bellezza e l’armonia che da lunghi secoli rappresentano il suo fiore all’occhiello: un fiore che, per quanto bello da ammirare, non è certamente immune alle “aggressioni” del turismo di massa.
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