Soundtrack da ascoltare durante la lettura:“Nessuno mi può giudicare”- Caterina Caselli
La signora Sugar né ha fatta di strada per arrivare dove è oggi: una giovane ragazza, dal sorriso prorompente e lo sguardo da finta ribelle.
Caterina Caselli, spegne oggi ben 74 candeline, ma chi era prima che diventasse la donna dal “casco d’oro”?
La ragazza contadina venuta dalla fiera dei sogni
La giovane ye-ye, nata con la passione di voler cantare, sogna di poter arrivare lontano.
“Vivevo già nella musica. A tavola improvvisavo con le forchette, a ritmo sui bicchieri. E continuavo a ripetere a mia madre: “Voglio farmi sentire la voce” ma lei niente. Così Zia Ave, la figlia di nonna Maria, stanca di sentirmi, dice: “Ma cosa ci sarà mai di male? E andiamo”
Vissuta in un’ambiente familiare umile, modesto, conservatrice nelle tradizioni ed usanze. È circondata dai “fan” di famiglia ed i commenti ironici della madre, che a modo suo la sostengono:
Canto Cantando con le lacrime agli occhi di Betty Curtis, allora sentivo quello che passava la radio, e il pianista Lenzotti detto Pinocchio per il naso, sentenzia: “Voce distintiva, timbro interessante, ha molto bisogno di essere educata. Ha molto orecchio”. Lo dico a mia madre e lei per smontarmi: “Assomigli a me, guarda che belle orecchie!”.
Fin quando, dopo la professionalità e l’energia impiegata nell’esibizioni dentro le balere, giunge la prima Fiera dei sogni. Mike Buongiorno, la invita nel suo programma televisivo con il suo primo brano, un 45 giri che non ha avuto successo.
Come potrebbe una contadinotta diventare un giorno una stella della musica italiana?
È il 1966, sul palco del Festival della Canzone Italiana, compare lei: la giovanetta dal “casco d’oro”, un look totalmente diverso, quasi aggressivo, divertito.
Canta in coppia con Gene Pitney una canzone che ancora oggi non smette di suonare nella nostra testa. Lo stesso effetto che fece al pubblico di Sanremo. Fu uno dei dischi più venduti, la canzone più ascoltata.
Non può essere definita, una canzone beat, eppure il giorno dopo il Festival, la gente non riesce a smettere di cantarla, per il suo ritornello, il motivo, mista alla grinta di una donna così umile come Caterina che prende Sanremo con l’espressione: “o la va, o la spacca.”
Da “Nessuno mi può giudicare” a Ragazza del Piper
Una trasformazione così celere, rivoluzionaria, a 360 gradi.
La ragazza modenese deve ancora raffinarsi bene ed ecco che lo staff entra in gioco: la dizione da limare, abiti chic da indossare, il caschetto biondo come rimando ai Beatles, insomma una vera e propria donna del mondo dello spettacolo, finalmente!
Uno shock iniziale per una ragazza abituata a vivere con una spontaneità diversa. Eppure il successo arriva in un battibaleno, perché da poco a Roma apre un locale super “in”.
Il Piper diviene un luogo di culto. Caterina Caselli e il suo gruppo si esibisce per venti giorni, ottenendo un successo clamoroso, diventando così la ragazza del Piper, superando addirittura Patty Pravo.
Finalmente è il momento di svolta, toccando la popolarità del locale più esclusivo del mondo. Eccola, la dolce Caterina della porta accanto.
È cominciato tutto silenziosamente, fino a diventare un tornado, un vento dell’Est che annuncia un cambiamento. Il Cinema asiatico sta prepotentemente invadendo il mercato dell’audiovisivo. A partire dall’antesignano cult Old Boy, di Park Chan-Wook, premiato a Cannes nel 2004, al successo strabordante nel 2019 di Parasite, diretto da Bong Joon-ho, si può ormai dire che non è più solo un genere di nicchia, riservato ai pochi cultori abituati a “digerire […]
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