“Trans”. È sempre stato questo, fin da bambina, l’appellativo che tutti (parenti e amici) mi hanno gentilmente affibbiato nel corso della mia crescita. Immaginate per una bimba riccioluta e paffutella quanto questo possa essere stato motivo di pianti isterici e di orribili sensazioni di disagio. Un giorno, però, la fortuna e il caso hanno deciso di regalarmi l’opportunità di “darmi un tono”.
Ho riscoperto una parte di me che non conoscevo riuscendo a non avere più timore di parlare normalmente con qualcuno. Sono diventata speaker di voicebookradio.com.
Come avrei potuto, e come potrei tutt’ora, lasciare mai e quindi smettere di vivere una tra le più belle esperienze della mia vita?