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Cultura

Calza a pennello: Gli animali e il loro veleno

today9 Giugno 2021

Background
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‎Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Venom” – Eminem

E ben tornati su Calza a pennello! – Lo so che “bazzicavate” su voicebookradio.com aspettando solo questa rubrica, ma anche i miei colleghi non sono male, dai.. (Sto scherzando. Per favore ragazzi, mettete via quei fucili)

Come al solito stavo leggendo un articolo de Il Ventriloco, per la precisione quello sulla biscia dal collare di Saverio Cambiotti, e ho preso la palla al balzo pensando:

“Ma perché non parlare di animali nel prossimo articolo?”

E quindi siamo qui, ma visto che io sono io e non posso resistere alla tentazione, oggi vi parlo degli esseri velenosi che condividono il nostro territorio.

I Ragni

Mi levo subito questi animali dalla lista –anche perchè mi fanno abbastanza schifo e paura, quindi non avrete immagini-.

Il nostro bellissimo stivale è pieno di ragni di ogni genere e dimensione – più o meno e fortunatamente non volano come in Australia-.

Tra questi vi sono quelli innocui come il ragno di campagna, con un corpicino minuscolo e zampe chilometriche, e altri un po’ meno simpatici.

Le specie di ragni più velenose che possiamo trovare sono La vedova nera mediterraneae no, purtroppo con Scarlett Johansson condivide solo il nome-, Il ragno violino e la tarantola.

Su quest’ultimo abominio –emm emmm volevo dire ‘mostrNO! … scusate, intendevo ‘essere a otto zampe’– c’è un aneddoto un pochino interessante: Avete presente la tarantella? 

Si, il ballo. Ecco, questo nasce e prende il nome dal ragno, poiché è diffuso nella zona di Taranto e si credeva che terapie musicali potessero curare gli effetti del morso. Questa credenza, unita all’eccessivo dinamismo a cui l’effetto del bacetto del ragno portava, ha portato a creare il ballo tradizionale del Sud Italia.

Tracina Vipera

E finalmente posso parlare di cose interessanti e non schifose. 

Se ve lo state chiedendo, no, non è l’incrocio tra il pesce e il serpente.

Tracina Vipera è il nome esteso della Tracina. Pesce diffuso lungo le coste – sabbiose o rocciose non importa– e che ha la peculiarità di avere degli aghi sul dorso. 

Ovviamente, un pesce munito di aghi che si nasconde dove puoi facilmente calpestarlo non bastava, così Madre Natura –Dio, Shiva, Zeus ecc… scegliete voi quello che preferite- ha deciso di munirlo anche di veleno.Della serie: oltre il danno, la beffa.

Fortunatamente non è mortale, ma può portare ad ore di infinito dolore non solo nella zona colpita, ma in tutto l’arto annesso -bello.-, e in casi più rari a nausea e vomito. Fortunatamente, un modo per disattivare il veleno c’è -e non vi sto consigliando di amputarvi qualcosa, tranquilli– : bisogna immergere nell’acqua calda la parte colpita. – Vi sto aiutando un po’ troppo…-

Vipera

Oh adesso di serpenti, Che bello. 

Questa è una biscia, quindi è innocua. Grazie Ventriloco per l’immagine ( e grazie Nicoletta Guerrieri)

Esistono molti tipi di vipera in Italia, e la maggior parte viene confusa con la biscia, che invece è innocua.

In ogni caso, la specie di vipera più pericolosa che ci fa l’onore di abitare in Italia, per la precisione in Friuli Venezia Giulia e Veneto, è la Vipera dal corno. 

È considerata una delle vipere più pericolose d’Europa Io non mi lamento visto che ci sono paesi come l’Australia!– ed è facilmente identificabile visto che ha un corno morbido di carne sul naso. – Sì, è un punto strano per farsi crescere le corna.

Fortunatamente è una specie schiva e anche molto selettiva, quando si parla di avvelenare qualcosa: il suo morso può non essere velenoso, se il serpente non trova appetibile l’essere che sta mordendo. Il suo veleno può portare un bel po’ di danni, visto che attacca sia i globuli rossi che il sistema nervoso. Sugli umani gli effetti sono –tante cose belle.-: arrossamento e gonfiore, nausea, vomito, diarrea, collasso cardiocircolatorio e uno shock con annesso svenimento.

Veramente un tesoro, ma io non andrei ad infastidirla. – Come non andrei ad infastidire il ragazzo silenzioso e con gli occhiali in classe-.

Medusa

Anche io odio quelle buste di finta plastica che si fanno trasportare dalla corrente, ma le ammiro anche, perché fanno una vita bella quasi quanto quella dei gatti: non fanno niente.

Come già molti di voi sapranno, le meduse hanno una bella dose di veleno, e sono definite urticanti. In ogni caso non sono simpatiche e nel Mediterranea ce ne sono una marea; alcune sono del tutto innocue altre fanno molto male, ma fortunatamente non sono presenti quelle mortali. 

Il dolore che provocano questi carinissimi esseri gelatinosi con i loro tentacoli varia da specie a specie, tra le più dolorose abbiamo:

  • Pelagia noctiluca; ovvero quella sacca violacea con il fiorellino più scuro. È la più diffusa ed è sicuramente quella che ti ha punto.
  • Caravella Portoghese; è una colonia di meduse – come se non bastasse.– è abbastanza rara e ha la peculiarità di avere un ombrello a forma di vela.
  • Medusa Compasso; è spesso usata come ornamento negli acquari per la sua bellezza, ma è molto pericolosa. Perché? Perché ha dei tentacoli belli lunghi – e più i tentacoli sono lunghi, più c’è superficie di contatto che ti può fare male.-
A queste meduse sicuramente non dovete avvicinarvi.

Bonus

Ultimo ma non per importanza: La Suocera.

Questo ultimo punto mi è stato calorosamente consigliato da mio padre, che mi ha ricordato che le madri voglio sempre tanto bene ai propri figli.

E questo bene, si tramuta in un odio profondo, un veleno mortale, verso l’essere che se li sposa. Questo porta ad atteggiamenti di finto affetto e a vari modi di agire, ma avranno solo un risultato: Terrorizzare quella povera persona che ha detto “lo voglio”.

Se mi state per dire “EH, ma la famiglia è importante ovunque …. bla bla bla”, qui in Italia la famiglia è molto più importante che in altri luoghi; quindi non c’è da stupirsi che qui le suocere siano particolarmente nocive.

La leggenda narra, che la suocera abbia al posto delle gambe una coda da pitone – per stritolare il genero-, artigli da orso -rigorosamente smaltati-, i denti da leone, la lingua di un’oca – che, se non lo sapete, è dentata.– e la letalità di una mantide religiosa –rigorosamente femmina-.

Quanti di voi vogliono ancora maritarsi?

Written by: Aurora Vendittelli

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