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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Old Town Road” – Lil Nas X
Vedete ragazzi, stavo riflettendo che generalmente l’estate è il periodo dell’anno –molto più del solito– in cui i turisti arrivano a bizzeffe e si riversano per le strade come un fiume in piena. O almeno questo succedeva nel 2019.
Quindi ho pensato: “Perché non parlare dei monumenti più iconici del nostro caro stivale?”
E quindi eccoci qui.
Come non iniziare dal nostro caro Anfiteatro Flavio!
In ogni caso non temete: non parlerò della sua storia. Ne hanno già parlato abbastanza i libri di testo e Il Ventriloco.
Innanzi tutto dobbiamo essergli grati: senza i suoi marmi oggi non avremmo moltissimi altri monumenti. – Io questa cosa del riutilizzare il marmo delle rovine romane la trovo una barbarie. Ma è un’opinione personale.-
È stato un vero e proprio teatro di morte: al suo interno sono morte più di 500 mila persone e un milione di animali. Tanto che ai tempi era iniziata a girare una leggenda su riti mistici che si facevano con il sangue delle vittime.
E, a proposito di riti, nei secoli successivi venne apprezzato da coloro che vennero definiti maghi e streghe, per le erbe che crescevano tra le mura. Con il tempo moltissime specie, molto rare, sono state e sono tuttora studiate da molti ricercatori e botanici.
La particolarità della cupola di Santa Maria del Fiore di Firenze è proprio la sua esistenza.
Quando questa venne progettata, i reperti romani e greci erano quasi del tutto sconosciuti e le tecniche della costruzione delle cupole erano perdute.
Per cui Filippo Brunelleschi si è inventato dal nulla un nuovo metodo per costruire quel monumento dalle dimensioni enormi senza poter usare una muratura interna. Per cui utilizzò delle impalcature sospese. – Nel 1400. Senza alcuna misura di sicurezza. Pazzia pura. –
Fonte di tantissime foto imbarazzanti e riuscite peggio dei film di supereroi senza CGI, La Torre di Pisa la conosciamo tutti… ma non sappiamo chi ha iniziato la sua costruzione. Il Vasari attribuisce la sua paternità a Bonanno Pisano, non è certo che sia stato effettivamente lui il primo a lavorarci.
Una delle cose più buffe è la leggenda sulla Torre sta piano piano scomparendo: Secondo una leggenda, infatti, la sfortuna colpirebbe qualsiasi pisano – nato e cresciuto nella città- che oserebbe salire tutti i gradini della costruzione.
È anche per questo che, nonostante questa voce tra le nuove generazioni stia scomparendo, moltissimi pisani non sono mai saliti sul simbolo della loro città.
Volete sapere qualcosa su altri monumenti famosi? Proponete!
Written by: Aurora Vendittelli
Calza a pennello colosseo Cupola di Santa Maria del Fiore Torre di Pisa
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