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E siamo tornati, accaldati come non mai –seriamente: mi sto squagliando-, con una nuova puntata di Calza a Pennello!
Quale spunto ha preso la redazione da Il Ventriloco?
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OK, la smetto di sparare idiozie, perchè oggi parliamo di scuola elevata alla quarta: le Accademie.
Che abbiate studiato filosofia o meno, saprete –o almeno lo spero. Altrimenti l’avrete appreso dopo aver letto questo paragrafo– che la prima Accademia fu fondata nel 387 a.C. da Platone poco fuori Atene.
Un istituto dedicato ad Apollo e alle Muse, serviva ad educare i giovani sia alla filosofia che alla politica che ad altre nozioni; ma era anche un posto dove studi e ricerche coesistevano, come le odierne Accademie. Era completa di tutto: luoghi di culto, un ginnasio –Lo sport è sempre stato importante- e anche un boschetto sacro di ulivi per Atena, la dea della saggezza. Sarebbe stato un controsenso esilarante se non ci fosse stato nulla dedicato alla dea, in una scuola-.
L’Accademia dei Filergiti è una delle prime mai fondate, istituita a Forlì nel 1370 da Jacopo Allegretti, aveva uno scopo sia morale e civile, sia religioso. Tra le varie ricerche scientifiche e letterarie trovò il tempo di essere rifondata e ristrutturata numerose volte nel corso del tempo. L’ultimo cambiamento risale alle guerre napoleoniche, quando i filoni di ricerca si divisero.
Sicuramente più famosa è però l’Accademia Pontaniana di Napoli, fondata nel 1458 da Antonio Beccadelli. Essendo una delle più antiche esistenti, l’Accademia ha una storia molto ricca, ma a noi interessano solo le sue origini. Già nel 1443 gli studiosi napoletani si riunivano in vari luoghi per condividere e commentare i loro studi e le loro ricerche. –Un po’ come si fa in un ambiente di ricerca. O in pizzeria con un amico che non vedi da tanto tempo e quindi gli racconti non il mondo ma l’intero sistema solare-. In ogni caso, dopo un po’ si iniziarono a radunare in casa di Beccadelli, che divenne il primo presidente. Alla sua morte, prese il suo posto Giovanni Pontano, che diede il nome all’Accademia.
In Italia ci sono tantissime Accademie antiche di cui varrebbe la pena parlare! Ma questo articolo non basta, quindi vi parlo dell’ultima di oggi.
L’Accademia della Crusca. Fondata nel 1583, il suo “cruscate“, termine che indicava dei discorsi giocosi e poco importanti. –E già così, visto di quale accademia si sta parlando, è una barzelletta. Ma non vi sto prendendo in giro-.
Già dai primi tempi sostenne la teoria di Dante e di Manzoni –il fatto che Manzoni non esistesse ancora alla nascita della Crusca è solo un irrilevante dettaglio- sulla superiorità del volgare fiorentino. E proprio come la crusca viene separata dal grano, l’Accademia decise di separare le selezionare le parole migliori della lingua.
La cosa che mi diverte di più è fin dalla prima riunione decisero che gli stemmi e ogni oggetto collegato all’accademia dovesse avere un nome collegabile al pane o al grano. –Se non mi credete, andate pure a controllare-.
Lo studio e, in generale, la ricerca della verità e della bellezza sono una sfera di attività nella quale ci è consentito di rimanere bambini per tutta la vita.
(Albert Einstein)
Written by: Aurora Vendittelli
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