Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Forgive Forget” – Caligola
Il 24 gennaio del 41 Gaio Giulio Cesare Augusto Germanico, meglio noto come Caligola, è assassinato. Sebbene il suo regno durò poco meno di quattro anni, il nome di Caligola è ancora oggi ben noto come sinonimo di stravaganza o, nel peggiore dei casi, di pazzia.
Proprio questa stravaganza era in parte dovuta all’amore dell’Imperatore per l’Oriente ellenistico e per il modo in cui i regnanti orientali erano soliti comportarsi. Caligola stravolge quindi quelle che sono le basi su cui all’inizio l’Impero Romano viene fondato, quel mos maiorum che costituiva le fondamenta su cui, ancora prima, la Repubblica di Roma era stata plasmata.
Il nuovo Imperatore è un provocatore, un amante del lusso: rappresenta tutto ciò che i romani della repubblica condannavano. Una delle più grandi provocazioni perpetrate da Caligola è stata quella che lo vedrebbe nominare il suo cavallo senatore. Aneddoto che è spesso raccontato e che assume quasi un alone di veridicità, la realtà dei fatti è ben diversa. Le principali informazioni che abbiamo riguardo questo evento ci vengono date da due storiografi successivi all’epoca di Caligola: Cassio Dione e Svetonio.
La leggenda
Tranquilli, è un cavallo qualsiasi, potete dargli del “tu”
Il nome del cavallo è Incitatus ed è il preferito di Caligola. Si diceva che l’Imperatore facesse seguire all’animale una dieta a base di pollo, frutti di mare e fiocchi d’avena. Prima di ogni gara il regnante dormiva insieme a lui e ordinava con un decreto il silenzio generale nella città. Chiunque lo violasse veniva giustiziato. Infine sembra che Incitatus vivesse in una villa con servitori che si occupavano esclusivamente del suo benessere. Il rapporto morboso che Caligola aveva con il suo cavallo, unito all’odio, anch’esso morboso, per il senato romano, lo portarono ad avanzare la candidatura di Incitatus a senatore.
Molti credono che il fatto sia reale, ma probabilmente si trattava di una delle tante provocazioni avanzate dall’Imperatore ai danni del senato. Era un modo per mettere in ridicolo, asserendo implicitamente che un cavallo sarebbe stato ugualmente in grado di svolgere le stesse mansioni di un senatore. Si nutrono numerosi dubbi infatti sulla veridicità dell’aneddoto, ma quella qui elencata è una probabile spiegazione quanto mai credibile, dato il carattere del regnante.
La stravaganza di Caligola ha affascinato molti intellettuali nel corso dei tempi, in primis Albert Camus, che compose un’intera opera teatrale sulla vita dell’Imperatore. L’opera è stata anche adattata per un programma radiofonico nel 1966.
Caligola è riuscito in meno di quattro anni a far conoscere il suo nome ovunque, ma forse non per le giuste ragioni.
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