Buon compleanno, Satchmo
Scritto da Licia Capparella il 4 Agosto 2020
Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Cheek to cheek” – Ella Fitzgerald & Louis Armstrong
Louis Armstrong nacque 120 anni fa nella città culla del ragtime per gli States, New Orleans, dove imparò i primi rudimenti della musica in riformatorio. Incredibilmente, il suo carattere solare non fu intaccato da un’infanzia problematica, ma a distanza di molto tempo ancora parlava con nostalgia di quei primi anni in cui apprese come suonare la cornetta. Celebre come trombettista come forse nessun altro al mondo, aveva un timbro vocale inconfondibile: la sua voce è la prova che la meraviglia e l’incanto non hanno nulla a che vedere con la perfezione. La sua voce graffiava, era roca, strana, ma se chiudiamo gli occhi e immaginiamo “What a wonderful world”, riconosciamo subito il tocco del grandissimo interprete, insuperato nonostante numerosi tentativi di imitazione.

Viene naturale accostare Louis e la sua tromba con Summertime, tratta dal musical “Porgy and Bess” di George Gershwin, in un duetto formidabile con la regina Ella Fitzgerald. Ma quello che resta davvero impresso, più del suo timbro unico, più del suono del suo strumento, è il suo sorriso. Perché è davvero difficile trovare un’immagine in cui quest’uomo non sia illuminato dalla gioia che traspare da lui e la comunichi a chi lo circonda.
Pochissimi sanno invece che il grande musicista ha anche scritto una autobiografia, “Satchmo La mia vita a New Orleans”, dando prova di capacità eclettiche, come pure che la sua ultima casa, nei sobborghi di New York, a Corona, sia stata trasformata in un museo. Per i fan del jazz, consigliamo una visita per trovare cimeli di ogni sorta: dischi, foto, strumenti.
The bottom line of any country in the world is “What did we contributed in the world?”
Tony Bennett
We contributed Louis Armstrong