Se la sovrumana forza di Sansone risiede nella lunga e folta chioma, anche quella di Braccio di Ferro ha un alleato di tutto rispetto: gli spinaci. Comparso per la prima volta come personaggio secondario il 17 gennaio 1929, il marinaio più forzuto di tutti spegne oggi 90 candeline.
Popeye (questo il suo nome originale) spunta dai sapienti tratti del fumettista americano Segar, e viene in seguito trasportato sul grande schermo da Dave e Max Fleischer. Pochi tratti distintivi lo resero in breve tempo il beniamino di tutti gli spettatori: la pipa perennemente in bocca, l’occhio un po’ guercio sotto al cappello da marinaio e un’ancora tatuata sul braccio.
Soffermiamoci per un attimo proprio sul suo punto di forza: gli spinaci. Come Linus dei Peanuts con la sua inseparabile coperta, Braccio di Ferro non si separa mai dalla famigerata scatoletta, sempre pronta ad essere ingurgitata per fare a cazzotti con Bruto, il suo antagonista.
Sembra un dettaglio da poco, ma la genialità di accostare una verdura a un personaggio dei fumetti ebbe effetti notevoli. Negli anni ’30 i consumi di spinaci aumentarono del 30%, poiché numerosi bambini sognavano di diventare muscolosi come il loro eroe e, pur di riuscire nell’intento, consumavano la verdura verdognola più del consueto.
Come in ogni vicenda che di rispetti, anche il cuore dei più duri viene scalfito dall’amore per una fanciulla: Olivia. Popeye si immerge così in peripezie di ogni tipo pur di conquistarsi ogni volta l’affetto della ragazza.
Il personaggio di Olivia incarna alla perfezione le mode del tempo: costituzione estremamente sottile e lunghi capelli neri raccolti in una crocchia ordinata. Non immune alle lusinghe di altri uomini, cederà solo a quelle del marinaio. Tutto questo nonostante il primo incontro con lui non fu dei migliori: “togli da me i tuoi ami o ti farò affondare” furono, infatti, le prime parole che si scambiarono.
L’impatto del gigante dal cuore d’oro fu grande a tal punto che i coltivatori della città texana di Crystal city e gli industriali dell’Arkansas gli dedicarono due statue di ringraziamento. Una terza statua è situata a Chester, Illinois, dove è nato Segar. Nel 1980, inoltre, due strabilianti attori recitarono in una commedia musicale dedicata a Braccio di Ferro: il comico Robin Williams e un’attrice d’eccezione, Shelley Duvall. Proprio così, nello stesso anno in cui si perderà tra i corridoi lugubri dell’Overlook Hotel e lotterà contro l’ira e l’ascia di Nicholson, la Wendy di Shining ha anche ricoperto un ruolo più ‘leggero’.
La figura di Braccio di Ferro non è senza dubbio passata inosservata nel mondo del cinema: ha infatti contribuito alla creazione del prototipo del fanciullo scapestrato, il “bello e dannato” che anni dopo toccherà i vertici più alti, con figure di spicco quali il Di Caprio di Titanic, il Pitt di Fight Club e il Johnny Depp di “Paura e delirio a Las Vegas“.
Post comments (0)