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Musica

Black Sabbath, il disco d’esordio compie 52 anni

today13 Febbraio 2022 1

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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Black Sabbath” – Black Sabbath

Anniversario importante in questo 13 febbraio. Compie 52 anni un album epico che ha segnato la carriera della band inglese dei Black Sabbath e che porta proprio il loro nome. Semplicemente.

Black Sabbath13 febbraio 1970: Black Sabbath è il primo album del gruppo hard rock omonimo, pubblicato prima in UK il 13 febbraio 1970, e più tardi negli U.S.A. nel giugno dello stesso anno.
Nasceva qualcosa di storico che cambiò definitivamente la musica. Erano i tempi in cui furoreggiavano rock band straordinarie e i Black Sabbath si imposero ben presto in quella fenomenale triade ribelle che marchiò gli anni settanta in tutto il globo insieme ai Led Zeppelin e ai Deep Purple. Tre tinte distanti fra loro, tre modi diversi e innovativi di interpretare il sempre più incalzante Rock, ma irrimediabilmente connesse fra loro.

Black SabbathQuesto album è a tutt’oggi una sorta di “pugno nello stomaco” perché arriva potente con la sua miscela di psichedelia oscura e heavy metal che insegnerà a tutte le band venute negli anni. Oltre ai suoni anche il ritmo del disco ha un impatto molto forte perché rallenta in modo inquietante, conturbante e conferisce a tutta l’esperienza di ascolto un mood da film horror.

Queste particolarità saranno un vero e proprio faro ispiratore a cui guarderanno molti artisti, soprattutto nel nascente genere doom metal e in tutte le migliaia di band metal in generale.

Una copertina che fece scalpore

Black SabbathDi certo ci furono all’epoca anche pareri contrastanti. Al di là dell’esperienza musicale del disco c’è da dire che i Black Sabbath portavano con sé un’aura cupa e tenebrosa poiché molto affascinati da tematiche misteriose. Complice anche la copertina dell’album che sollevò numerose polemiche per l’immagine sgranata, la presenza di una strega vrde e la famosa croce rovesciata inserita ad insaputa del gruppo.

“Di sicuro la croce rovesciata non è stata una nostra idea. Quando abbiamo visto la copertina del disco, c’era già, ma suppongo che la richiesta fosse di fare una copertina che accompagnasse il nome del gruppo, e chiunque l’abbia realizzata è partito da quell’immagine e ha fatto il resto. Da lì in poi, ovviamente, nel corso degli anni ce ne sono successe di tutti i colori. Perché vi lascio immaginare che genere di persone si presentava a un concerto di un gruppo chiamato Black Sabbath”. Tony Iommi

Tutte le critiche mosse nei loro confronti furono il motivo per cui, in seguito, decisero di abbracciare tematiche e concetti diversi.

Quattro virtuosismi inarrivabili

Black SabbathIn ogni caso resta il fatto che questo album d’esordio fu davvero una bomba esplosiva e seminò innovazione aprendo nuove strade. Tutto questo nonostante fosse ancora acerbo il loro carattere musicale e fosse ancora immaturo il loro stile che, negli anni, si è strutturato e impreziosito grazie anche ai virtuosismi di tutti i membri della band. Artisti eccellenti, uno ad uno.

Il brano portante dell’album ha il titolo omonimo e ci regala uno dei più famosi riff di chitarra della band. Anche questo portò a non poche polemiche perché è composto da note separate da un intervallo di tritono, considerato nel medioevo di stampo satanico. Da quì alla diffusione di mille leggende metropolitane sul gruppo il passo fu breve.

A più di un cinquantennio di distanza il disco ha venduto più di 2.300.000 copie nel mondo e direi che la cosa migliore da fare oggi sarà mettere le cuffie e intraprendere questo viaggio. Lugubre, malinconico, ma dall’energia che oltrepassa gli anni senza farsi scalfire.

Written by: Valentina Proietto Scipioni

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