Durante la lettura si consiglia l’ascolto del brano: “Pedala – Frankie hi-nrg mc”
Si studia l’ipotesi di un’apertura al trasporto via bici, per aiutare a diminuire il traffico post-virus e l’inquinamento
È una questione complicata quella della futura fase 2 a Roma, soprattutto per quanto riguarda i trasporti. Si prevede che, come accaduto in Cina, ci sarà un grande calo dell’utilizzo dei mezzi pubblici e, di conseguenza, un aumento dei mezzi privati. E un aumento di automobili significherebbe più traffico, ancora di più!
Perciò si studiano nuove soluzioni. Una, come proposto dall’associazione italiana Ncc, potrebbe essere bandire concorsi per trasporti pubblici non di linea.
Un’altra potrebbe essere aumentare il trasporto su bicicletta. Per farlo, però, bisognerebbe creare le condizioni adatte, poiché la capitale non è propriamente una città adatta allo spostamento in bici, almeno per ora.
Fiab Roma Ruotalibera e Salvaiciclisti Roma in una lettera alla sindaca Virginia Raggi hanno proposto una rete ciclabile d’emergenza.
Sarebbe possibile magari tramite l’utilizzo delle barriere Jersey (i “separatori di corsia” di solito bianchi o rossi, dell’altezza di circa un metro), con un’apertura alle biciclette delle corsie preferenziali, eccetto quelle tranviarie, e con convenzioni con le società di bike sharing.
La sindaca Virginia Raggi ha infatti dichiarato: “Stiamo pensando di dedicare alla ciclabilità le controlaterali delle grandi strade. Abbiamo chiesto al governo di riaprire velocemente i negozi di biciclette. Vogliamo incentivare l’acquisto di bici elettriche“.
Dunque questo potrebbe essere il momento giusto per far diventare Roma una città amica delle biciclette, non solo per creare meno affollamento e traffico: anche perché è fondamentale cominciare ad adottare soluzioni che rechino meno danni al nostro ambiente.
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