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Cultura

Cultura B2B. Vita: mode on!

today24 Marzo 2022

Background
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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Primavera”-  Antonio Vivaldi suonata dal Rondò Veneziano

21 Marzo, un giorno importante un po’ per tutti. Uno scambio ricorrente di questo giorno è:

Mamma a caso: “Mettiti la giacca, che fa freddo!”
Adolescente ingrato: “A Ma’! È primavera, fa caldo.”

 

Ma mettendo da parte gli scherzi, perché l’equinozio è così importante?

“A san Benedetto la rondine è sotto il tetto”

Questo antico proverbio, tramandato da secoli, voleva ricordare che il 21 marzo, giorno dedicato alla ricorrenza di San Benedetto da Norcia (morto proprio il 21 marzo del 547) dava inizio alla rinascita della natura e quindi alla vita

Infatti la primavera racchiude in sé il ritorno della bella stagione e quindi della felicità, del rinnovamento.

In questo giorno cade l’equinozio, uno dei due giorni dell’anno in cui le ore tra la notte e il giorno sono esattamente uguali. 

Per la Chiesa cattolica questa data ha un’importanza essenziale: è da qui, che si calcola ogni anno la domenica di Pasqua. Nel Concilio di Nicea del 325 venne stabilito che la Pasqua si celebra la prima domenica dopo il plenilunio di primavera, cioè la prima luna piena dopo l’equinozio di Primavera. 

La Chiesa comprese subito che unendo le due cose, non si poteva fissare un giorno sul calendario, ma questo sarebbe stato sempre diverso, andando a coprire un arco di tempo che va dal 22 marzo al 25 aprile. Due date estreme che si ripetono raramente: le prossime saranno nel 2285 per il 22 marzo e nel 2038 per il 25 aprile. 

Se per gli ebrei, dalla quale discende la religione cristiana, con la Pasqua si ricorda la fuga dall’Egitto, per i cristiani resta il fulcro della religione stessa. Corrisponde anche al giorno in cui si celebra la vittoria della luce sulle tenebre che è rappresentata dalla resurrezione di Cristo e la sua conseguente vittoria sulla morte. Più vita di così…

vita

Ma questa data ha anche un altro importante significato: nella Teologia medievale infatti, corrispondeva anche alla creazione del mondo, come ricorda Dante nel primo canto dell’inferno: 

“e ‘l sol montava ‘n su con quelle stelle
ch’eran con lui quando l’amor divino
mosse di prima quelle cose belle”.
(Dante – Inferno)

Secondo il De Temporum Ratione, il mondo fu creato il 21 marzo, di domenica, e secondo quanto affermato, il 22 doveva essere luna nuova, perché essa sarebbe stata appena creata da Dio. Questa ha rappresentato, per questo motivo, una data fondamentale da sempre

Bisogna anche ricordare che la religione cristiana, sin dall’antichità, mentre muoveva i suoi primi passi all’interno delle civiltà e religioni più antiche, ha sempre cercato di far coincidere, in maniera convenzionale, le proprie date con le tante feste pagane. 

OSTARA

La festa pagana, quella che cade il 21 Marzo si chiama Ostara, uno dei 6 Sabba.

E mi rendo conto che nominarla così a caso non ha senso, quindi apro una piccola parentesi su questa festività.

Esistono due tipi di festività pagane: gli Esbat e i Sabba

I primi sono connessi al ciclo lunare, mentre i secondi, meno numerosi dei primi, dipendono da quello solare e dai cambiamenti della Terra. Insieme, gli otto sabba costituiscono la ruota dell’anno, ovvero quando un ciclo intero di cambiamenti e di vita finisce. 

Quattro cadono gli stessi giorni degli equinozi e dei solstizi (Ostara, Litha, Mabon e Yule); gli altri quattro sono cadenzati da una distanza di tre mesi tra loro e dipendono da antiche festività celtica (Samhain, Imbolic, Beltane e Lummas). 

vita

Quindi, il 21 si celebra Ostara, il Sabbat strettamente legato alla Terra e alla rinascita delle piante

In quanto equinozio, rappresenta l’equilibrio tra forze opposte (anche tra quelle del Dio e della Dea, principali divinità della Wicca dualista. E a proposito di loro… in genere vengono visti come adolescenti in questo periodo dell’anno). 

Simboleggia, in quanto momento di rinascita della natura, un grande cambiamento in atto

Il nome di questa festa deriva dalla dea germanica Eostre, legata alla luna, alla fertilità, alla rinascita, alla vita, anche attraverso l’uovo e il coniglio che sono suoi simboli. – Tutto questo non vi ricorda qualcosa? Per la cronaca: non sto per nulla facendo riferimento ad una festa chiamata Pasqua…no no…è solo un’impressione-.

Viene spesso utilizzato questo giorno, a volte anche inconsciamente, per iniziare un nuovo percorso e cercare di trovare l’equilibrio.

 –E dobbiamo ricordarvi che spesso l’equilibrio è irrealizzabile: se fosse stato il contrario, il giorno e la notte sarebbero stati sempre della stessa durata… non trovate?-

 

SCRITTO DA: TERESA CORRADO E AURORA VENDITTELLI

 

Written by: Ro Vendittelli

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