Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Heaven” – Avicii
Era l’inverno del 2011 e nelle discoteche di tutto il mondo le persone ballavano sulle note di “Levels”, la nuova hit di Tim Bergling. Un successo che regalò al giovane dj svedese la consacrazione definitiva nel mondo della notte. Non avete ancora capito di chi sto parlando? Ovviamente di Avicii.
Cappello, cuffie intorno al collo e mano destra alzata al cielo, questo era lo stile e il modo di fare di Avicii. Un dj che, nel bene e nel male, ha cambiato la storia della musica della notte sia nello studio che durante i live. Uno stile inconfondibile, capace di creare una nuova filosofia musicale e tantissimi successi, come Wake Me Up, Hey Brother e Waiting For Love. Tim, però, suo malgrado, è stato il pioniere della cosiddetta depressione post show. Una malattia che colpisce tantissimi artisti, provocando un forte senso di solitudine una volta finito lo show. Furono proprio gli strascichi di questa malattia che, due anni fa, spinsero l’artista svedese a togliersi la vita. Una perdita che ha stretto, ulteriormente, tutto il mondo della musica e che l’ha omaggiato per mesi con festival ed eventi.

Ma cosa ha portato Avicii a diventare così famoso e amato da chiunque? La sua faccia pulita da bravo ragazzo, sempre con il sorriso e disponibile, una di quelle persone pronta a mettere la felicità degli altri anche davanti alla sua. Una passione per la musica che ha spinto centinaia e centinaia di ragazzi a prendere questa strada, sostenuti e resi grandi. Il singolo X You ne è la conferma. Un progetto al quale hanno collaborato oltre 4000 fan, ognuno dei quali, nel suo piccolo, ha contributo a modo proprio. Un ragazzo che, partito dalla sua cameretta è riuscito a creare dei veri e propri capolavori, passando dall’esperienza di suonare per poche decine di persone fino ai festival in tutto il mondo. Una voglia di fare di musica senza eguali, capace di catturare chiunque abbia sentito, almeno una volta, una sua canzone.
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