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Il fatto che ormai Avatar 2 – La Via dell’Acqua sia un successo planetario è ormai chiaro a tutti. In tutto il mondo è in vetta alle classifiche di botteghino per un totale di quasi due miliardi di dollari di incasso.
L’acqua limpida di Pandora, il verde incontrastato che che regna sovrano, le vette paradisiache che sembrano porsi a metà tra il cielo e la terra. Questo è ciò che milioni e milioni di spettatori stanno ammirando sul grande schermo Avatar 2 – La Via dell’Acqua in queste settimane.
Pochi però sanno che i paesaggi ameni che il regista Cameron ci mostra, facendoci viaggiare sul suo pianeta blu, non sono altro che il frutto dell’ispirazione che ha preso da posti molto meno lontani di quanto possa sembrare.
Stiamo parlando del Monte Tianzi, situato nella provincia cinese dell’Hunan.
E’ così che qualcuno lo chiama poichè è immerso nella nebbia sconfinata. I pinnacoli del Tianzi svettano prepotenti verso il cielo, adornati dalla ricca vegetazione autoctona e sembrano voler toccare davvero il paradiso.
Non a caso la parola “Tianzi” significa proprio “Figlio del Paradiso”. Eppure siamo nel Parco Forestale Nazionale Zhangjiajie, nel Sud Est della Cina. Ed il punto più alto è il picco Kunlun con i suoi 1.262 metri.
La formazione è di origine vulcanica e risale a circa 380 milioni di anni fa. Va detto, inoltre, che nel 1992 il monte Tianzi è stato dichiarato patrimonio mondiale dell’Unesco.
Non servono navicelle spaziali ultraveloci, basta prendere un volo intercontinentale, quindi possiamo ritenerci più fortunati del protagonista della pellicola Jake Sully, che per raggiungere Pandora ci ha messo 4 anni luce.
Avatar a parte, per godere della bellezza delle vette del Tianzi ed immergersi nel meraviglioso panorama Pandoriano, è necessario utlizzare il famoso Bailong più noto come: “l’ascensore dei Cento Dragoni” la cabina esterna più alta del mondo.
In alternativa si può percorrere la strada delle 99 curve per poi salire i 999 gradini. Esperienza magnifica sicuramente per chi è dotato di tanto fiato e tanta pazienza. Per chi invece è più svogliato, c’è una funivia alta quasi 700 metri, anch’essa mozzafiato, però per la bellezza.
Cameron, infatti, non è il solo che si è lasciato ispirare dalle bellezze della terra. Anche George Lucas per la sua saga di Star Wars ha utilizzato -non solo con la fantasia- posti meravigliosi vicini a noi. In particolar modo la Tunisia, dove sono state girate molte scene nei pressi di Nefta e del Sidi Bouhelel. Lucas fu stimolato a tal punto da dare ad uno dei suoi pianeti fantascientifici il nome di “Tatooine” che deriva dal villaggio tunisino di Tataouine.
Insomma, a volte neanche la fantascienza riesce a superare le bellezze della nostra amata casa.
Scritto da Marco Marziale
Written by: Redazione
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