Il famoso sito online di domande e risposte Quora, ha annunciato di aver subìto un attacco informatico in seguito all’accesso non autorizzato dei loro sistemi da parte di malintenzionati che ha interessato i dati di almeno 100 milioni di suoi utenti.
Fondato nel 2009 a Palo Alto, in California, da due ex dipendenti di Facebook, Adam D’Angelo e Charlie Cheever, Quora è un servizio online a cui rivolgersi per porre qualsiasi tipo di domanda, al fine di ottenere una risposta dai vari utenti del sito (o viceversa). I quesiti vengono catalogati in base alla categoria e all’argomento trattato e sono accessibili in qualunque momento.
Quando è successo
Il 4 Dicembre 2018, Adam D’Angelo, amministratore delegato di Quora, scrive sul sito:
Venerdì abbiamo scoperto che alcuni dati degli utenti sono stati compromessi da una terza parte che ha ottenutol’accesso non autorizzato a uno dei nostri sistemi. Stiamo ancora studiando le cause precise e, oltre al lavoro svolto dai nostri team di sicurezza interni, siamo assistiti da un importante studio legale e di sicurezza digitale. Abbiamo anche notificato l’accaduto ai funzionari delle forze dell’ordine”.
Cosa è successo
Stando al comunicato sul blog del sito, i malintenzionati si sarebbero impossessati di tutte le informazioni legate direttamente agli account, tra cui: nomi, indirizzi mail, interazioni, post, messaggi privati, indirizzi IP (usati per rintracciare la posizione dell’utente) e password. La società tuttavia ha fatto sapere come le password fossero tutte cifrate, quindi non accessibili agli attaccanti, almeno per il momento.
Successivamente, tramite un altro comunicato sul proprio sito, Quora sottolinea come nessun dato legato a Paypal o a Stripe sia stato trafugato, così come dati riguardanti carte di credito e bancarie.
In conclusione, Adam D’Angelo sempre tramite il blog di Quora scrive:
Crediamo di avere identificato la causa alla radice e abbiamo intrapreso i passi necessari per risolvere il problema, sebbene la nostra indagine vada avanti e continueremo a migliorare la sicurezza.
Dagli ultimi dati rilasciati dal sito, datati settembre 2018, gli utenti attivi su base mensile a livello globale sono 300 milioni, di cui: circa il 37% proviene dagli Stati Uniti e quasi il 20% dall’India.
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