Atom Heart Mother è il quinto disco dei Pink Floyd, spartiacque fra il rock psichedelico del primo periodo e il forte sperimentalismo, che da questo momento segnerà inevitabilmente la produzione successiva.
Progressive rock è la parola chiave dell’album, che caratterizza la verve dinamica dei Pink Floyd, pronti a cucirsi una nuova immagine, figlia del rock degli anni 70 in piena rivoluzione. Costruito come collage di idee, ha lasciato insoddisfatto lo stesso Gilmour che ricorda
Inizialmente era una buona idea, ma successivamente diventò terribile… Atom Heart Mother suona come se tra noi membri del gruppo non ci fossero idee comuni, ma negli album seguenti diventammo molto più prolifici
Capitale la collaborazione con Ron Geesin, avanguardia della musica sperimentale, che non solo contribuì ad orchestrare la suite, ma suggerì anche il nome enigmatico dell’album ispirandosi a un articolo del quotidiano Evening Standard. Il titolo Nuclear drive for Woman’s Heart rimandava ad una donna con un pace-maker atomico in attesa di un bambino.
Audace la copertina di Storm Thorgerson, che non solo è sprovvista di titolo e nome della band, ma è rivoluzionaria anche nel significato così semplice e proprio per questo riconoscibile “in mezzo alle altre copertine che cercavano di attirare attenzione in modo provocatorio” dice il fotografo.
La suite di Atom Heart Mother è divisa in sei parti, mentre Alan’s Psychedelic Breakfast è divisa in tre: le sezioni sono unite tra loro da dialoghi ed effetti sonori.
Summer 68, per la denuncia allo stile di vita rock and roll, e Fat old Sun, la fanciullezza , saranno il germoglio per la rosa tematica che sboccerà negli album successivi.
I pareri contrastanti sull’album non fermarono l’ascesa al primo posto nella classifica inglese, e al 55esimo di quella americana. Era il tentativo ambizioso di coniugare musica rock e musica classica, tentativo che poi si sarebbe codificato con i King Crimson, Genesis e Yes.
I Pink Floyd poi intrapresero un’altra strada: Atom Heart Mother si sarebbe svelato deludente anche per la difficoltà nell’esecuzione live con coro e orchestra. Tuttavia la produzione che li ha incoronati alla storia del rock si rivela inscindibile da questo album.
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