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Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Rosalina” – Fabio Concato
Chi noi non ha mai desiderato diventare un professionista degli “assaggi”?
Mi spiego meglio. Nell’immaginario di molti di noi sarà balenato almeno una volta il desiderio di diventare “assaggiatore di cioccolato” oppure “esperto degustatore di lasagna”. Un mestiere che senza dubbio ingolosisce e che scatena un senso di benessere e gioia solo a pensarci.
Non un mestiere faticoso, dunque, ma anzi appagante. Come la vecchia storia di voler diventare guardiano di un faro su un’isola sperduta della Scozia per intenderci. Qualcosa che assomiglia più a un sogno che alla realtà.
E vi sarà sicuramente capitato di imbattervi in strani annunci sul web in cui si cercano “testatori di merendine” o “assaggiatori di miscele di caffè” o di nuovi gusti di gelati.
Il tiramisù piace un po’ a tutti. È il giusto compromesso fra gusto e facilità di preparazione. In fondo basta davvero poco: zucchero, mascarpone, savoiardi, uova, cioccolato amaro e caffè e il gioco è fatto.
“Tutti si vantano di saperlo fare, ma io ho impiegato un paio di anni prima di riuscire a farne uno mangiabile”.
Erika, truccatrice di 29 anni
Ormai il Tiramisù fa parte della più classica pasticceria al cucchiaio italiana e possiamo degustarlo in qualsiasi ristorante o pub, anche in mille varianti alternative: con frutta, Nutella, pistacchi e chi più ne ha più ne metta.
A quanto sembra l’invenzione del Tiramisù risale a pochi decenni fa, fra gli anni sessanta e settanta, ed è merito dei Veneti che preparavano normalmente delle coppe di zucchero e uovo battuto per energizzare i ragazzi prima degli esami. L’aggiunta di caffè e mascarpone è stata il passo successivo, così come quella dei savoiardi ispirati alla zuppa inglese o alle torte asburgiche d’oltralpe.
Insomma un mix di ingredienti di ispirazione europea che ben presto si è diffuso in tutto lo stivale.
E se vi dicessi che da oggi si può diventare “assaggiatori ufficiale di Tiramisù”?
Non fatevi sfuggire l’occasione perché il sogno diventa realtà proprio in questi primi giorni di settembre. È appena iniziata, infatti, la selezione di cento assaggiatori che decreteranno chi sarà il vincitore 2021 della Tiramisù World Cup.
Si formerà una giuria popolare che darà libero sfogo alla propria gola a Treviso, la città che ha dato i natali a questo dolce. In piazza dei Signori, nei giorni 8, 9 e 10 ottobre.
Per candidarsi alla giuria popolare della rassegna è necessario utilizzare l’indirizzo internet https://tiramisuworldcup.com/giudici/ mentre per assicurarsi un posto in giuria occorre superare un test online di quindici domande che riguardano il Tiramisù, la sua storia e il regolamento di gara, con casi specifici da risolvere che si possono verificare durante la competizione.
A decretare poi il vincitore nelle fasi finali ci sarà una giuria tecnica, ma nel frattempo, cento fortunati potranno dire la loro “a suon di lucenti cucchiaini”.
E la glicemia… muta!
Written by: Valentina Proietto Scipioni
Tempo di lettura 2 minuti
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