Arte, muri, storie e bombolette

Soundtrack da ascoltare durante la lettura: ”Le storie che non conosci” – Samuele Bersani

Lo sentite anche voi il ticchettio dell’orologio?

È li per mettere ansia, perché settembre sta finendo e ottobre sta iniziando. –Quanto passa veloce il tempo. È sorprendente-.

Ma non siamo qui per parlare del traumatizzante scorrere del tempo, anche se in realtà questo c’entra sempre –un po’ come il prezzemolo-.

“Il passato è come una lampada posta all’ingresso del futuro.”
(Félicité Robert de Lamennais)

Arte e storie

Con il mese di Halloween inizia anche l’evento Non sono un murales – Segni di comunità, che coinvolge 120 luoghi e circa 1000 persone.

Mille storie diverse che vengono riassunte e rappresentate dalla personalizzazione di uno stencil su un muro, creato appositamente per l’occasione street artist LDB.

Incredibile e impensabile, non è vero?
Riassumere la storia di una persona, i bei ricordi e quelli brutti, gli insegnamenti profondi e i momenti spensierati in una singola immagine.

Ma che cosa magica che è l’arte, che per citare Paul Klee:

“L’arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non sempre lo è.”
(Paul Klee)

I luoghi che verranno imbrattato dipinti sono scuole, strutture di sostegno o confiscate dallo stato, o posti testimoni comunque di importanti storie, difficili da raccontare.

Questa iniziativa è stata promossa da Acri e alle Fondazioni di origini bancarie, insieme a tante altre.

L’obbiettivo di questa idea?

Ricominciare a creare un po’ di solidarietà, di comprensione tra le persone, ampliare il senso comune. –E tutti gli altri principi che li accompagnato. Facciamo finta che siano stati scritti tutti-.

“L’artista è un ricettacolo di emozioni che vengono da ogni luogo: dal cielo, dalla terra, da un pezzo di carta, da una forma di passaggio, da una tela di ragno.”
(Pablo Picasso)

Che ne pensate?