Un team italiano ha creato un telescopio capace di scansionare grande porzioni di cielo
Chiunque affermi che lo spazio non è altro che una grande distesa di vuoto, forse non lo conosce bene: bisogna infatti sapere che all’interno di questo ambiente sterminato circola un’impressionante quantità di asteroidi e di detriti spaziali che potrebbero entrare in rotta di collisione con i satelliti che quotidianamente usiamo, o ancora peggio con la Terra. Solo nella bassa orbita terrestre, una fascia della nostra atmosfera compresa tra i 160 e 2000 chilometri di altitudine, sono presenti migliaia di detriti spaziali, potenziali pericoli per le nostre comunicazioni ed il controllo del territorio.
La scienza ha deciso di correre ai ripari sfruttando un telescopio, denominato Fly Eye: Il nuovo apparecchio è in grado di monitorare costantemente una grande porzione di cielo. Ogni notte riesce a garantire l’intera scansione del cielo in tre tempi, così da poter calcolare l’orbita precisa di un oggetto, che si parli di un asteroide o di detriti spaziali. Ciò garantirà un controllo continuo dell’orbita degli asteroidi vicini alla Terra, o Near Earth Objects (NEO).
In questo piccolo gioiello batte un cuore tutto italiano: il team di sviluppo del Fly Eye infatti è composto da nostri connazionali. Uno di loro, Roberto Ragazzoni, del National Institute of Astrophysics, parlando del progetto ha affermato:
L’idea è venuta fuori nel più semplice ed efficace dei modi che sono utilizzati per il trasferimento tecnologico: mettendo in contatto diretto chi fa ricerca di base, come quella che facciamo noi astrofisici, e l’industria
Roberto Ragazzoni
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