Il legame esistente tra il gioco del Bridge e la matematica permette ai giovani studenti di sviluppare il pensiero analitico e logico e di migliorare i processi di ragionamento. Giocare a Bridge esercita la mente, favorisce l’aggregazione e la socializzazione fra i giovani, inoltre potenzia la concentrazione, l’autocontrollo, le capacità di analisi e lo sviluppo di strategie tattiche e di calcolo.
Maria Grazia Callea
La matematica non è proprio la vostra materia? Da quest’estate potrete darle una chance. Come?
Seguendo dei corsi di Bridge! Bisogna infatti sapere che questo gioco allena la mente, favorendo in particolare le abilità di calcolo e la valutazione delle percentuali e delle probabilità. Quando si dice giocare imparando!
I giovani che vogliono approcciarsi a questo svago possono iscriversi a dei corsi organizzati dalla Federazione Italiana Gioco Bridge, dalle cui lezioni potranno apprendere lo stile tattico e i metodi di gioco, tra cui: l’attacco, la difesa, la dichiarazione e il gioco vero e proprio.
È stato dimostrato che, seguendo le lezioni, gli studenti si appassionano sempre di più al Bridge e, dall’unione di divertimento, voglia di apprendere e competizione, i ragazzi entrano nel metodo matematico.
E se ancora vi state domandando se sia il caso di seguire dei corsi di Bridge, la risposta ve la fornisce la prof.ssa Maria Grazia Callea:
È un gioco, ma anche uno sport della mente che migliora le proprie capacità matematiche con un notevole innalzamento del rendimento scolastico. Dal calcolo delle probabilità al ragionamento per trovare la soluzione al problema, i ragazzi fanno un importante salto di qualità.
Maria Grazia Callea
Diamoci al Bridge!
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