Chiacchiericcio: Privacy? Con emoticon, please.

Soundtrack da ascoltare durante la lettura: “Privacy” – Chris Brown

Nell’era digitale, si sa, completezza e accuratezza delle informazioni hanno lasciato il passo a Sua Maestà la Rapidità e a Nostra Signora Immediatezza.

Il nostro pollicione skippa e scrolla alla velocità della luce, e i nostri bei neuroni, frutto di millenni di affinamento ed evoluzione, ad immagazzinare informazioni che vadano oltre i 140 caratteri ormai pare che non ce la possano proprio fare.

Quando si tratta di privacy, però, tutto ciò può essere controproducente.

Abbiamo tutti presente le cavillose e noiosissime informative sulla privacy che si aprono ad ogni app e sito web in cui ci imbattiamo.

Alzi la mano chi può dire di averle lette fino all’ultima lettera, prima di cliccare seccati sul cubitale e forse non troppo rassicurante “ACCETTA TUTTO”.

Ecco, riusciamo a sentire il fruscio delle balle di fieno che rotolano in un deserto di imbarazzato silenzio.

La voce della vergognosa approsimatività che affilge tutti noi utenti di Internet deve essere giunta anche al Garante per la protezione dei dati.

Per porre rimedio, l’Autorità ha aperto un contest per proporre soluzioni che, attraverso l’uso di simboli, emoticon o altre trovate grafiche, rendano le informative sulla privacy più semplici e di immediata comprensione.